Quinto appuntamento con il progetto territoriale sponsorizzato dall’associazione Polis SA. Ieri sera, ospite il presidente della provincia di Salerno e sindaco di Sarno, che ha parlato anche di San Marzano Dop
di Carmine Vitale
Si è tenuto ieri, presso la sede operativa di Polis SA, il quinto appuntamento con la rubrica “A colloquio con il territorio”. Ospite il primo cittadino della città di Sarno, oltre che Presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, che ha chiarito molte perplessità intorno a vicende che hanno coinvolto da vicino l’agro e l’intera provincia.
Tra le tematiche più calde, la controversa vicenda del San Marzano DOP che Canfora ha subito definito «prodotto d’eccellenza del nostro territorio e dunque da salvaguardare». La soluzione al ‘caso’ – secondo Canfora – passa attraverso l’intervento fattivo del Consorzio, che deve impegnarsi affinché il prodotto fresco sia riconosciuto DOP San Marzano: «il Consorzio alterna, purtroppo, la presidenza una volta a carica degli industriali altre degli agricoltori – ha spiegato – Io ritengo che il Presidente debba essere sempre un agricoltore perché non è giusto che la parte da ‘leoni’ debbano recitarla gli industriali».
È in questo senso che si muove anche la scelta politica del primo cittadino di Sarno che per salvaguardare suolo e prodotto, all’interno del Puc, ha ribattezzato appezzamenti di terreno come ‘Parchi Agricoli’, mentre si attende l’atto deliberativo che prevede l’espansione della DOP al prodotto fresco per tutti i comuni che lo producono: «Stiamo parlando di un traguardo importantissimo poiché una volta riconosciuto il DOP si potrà capire – senza equivoci – la provenienza del prodotto» Un focus approfondito, poi, anche sull’attuale situazione economico-finanziaria dell’ente provinciale per cui, nel biennio 2016-17, sono previsti corposi tagli di spesa. La stessa UPI (Unione Province Italia) ha offerto un quadro drammatico, dove più del 50% delle province italiane non è in grado di garantire i servizi di prima necessità per i territori di propria competenza. La conferma arriva anche da Canfora: «È un atto increscioso. La famosa legge Delrio non ha fatto altro che tagliare le gambe ad organi, fatti passare attualmente come fantasmi, ma che in realtà hanno ancora tante responsabilità nei confronti del territorio – ha spiegato amareggiato – Abbiamo subito tagli drastici su tutti i servizi fondamentali: dalla viabilità alla tutela degli edifici scolastici, passando per ambiente e cultura. Un quadro drammatico che ci relega a ruolo di impotenti spettatori», ha infine concluso.