L’associazione culturale farà partire un progetto di aiuto e consulenza pensato soprattutto per gli adolescenti. Il servizio, a pagamento, accessibile tramite prenotazione telefonica, funzionerà ogni venerdì dalle 15 alle 18
di Simona Falcone
Partirà l’11 marzo, presso la sede dell’associazione PuntoLab, lo “sportello psicologico” tenuto dalla psicologa Lidia Falcone. Il servizio, a pagamento, accessibile tramite prenotazione telefonica, funzionerà ogni venerdì dalle 15 alle 18.
«Lo sportello è un servizio che offre ascolto e consulenza psicologica – spiega la dottoressa – È strutturato prevedendo 3-4 incontri individuali, non rappresentanti ovviamente una psicoterapia vera e propria, ma un percorso mirato, più breve, volto ad individuare quelle che sono le eventuali problematiche di difficoltà e di disagio che il soggetto presenta, e che al tempo stesso può rappresentare la base per una eventuale successiva psicoterapia laddove si ritenga ce ne sia bisogno».
Le ragioni che hanno condotto la psicologa verso questo tipo di attività sono sostanzialmente due, innanzitutto una motivazione culturale per cui: «Lo sportello psicologico è un tipo di servizio che ha come scopo quello di attirare alcune persone che normalmente non farebbero una richiesta specifica presso uno studio e questo per una serie di motivazioni. Purtroppo ancora oggi ci sono dei pregiudizi circa la figura dello psicologo che viene spesso considerato un medico che si occupa prevalentemente della follia e delle patologie più gravi, per cui le persone non richiedono con una certa frequenza un colloquio psicologico».
La seconda è invece una ragione di carattere economico: «Spesso, gli adolescenti, essendo questo un servizio pensato prevalentemente per loro, non hanno una disponibilità economica tale da poter accedere ad un altro genere di consultazione, quindi dal momento che l’ associazione culturale PuntoLab dà la possibilità di promuovere questo servizio con costi molto ridotti rispetto a quelli che normalmente un professionista richiede, l’idea era appunto quella di consentire un accesso un pò per tutti. Lo psicologo, in questo contesto, rappresenta sopratutto una figura di cui si può usufruire per comprendere meglio quello che è il disagio in alcuni momenti della vita e cercare di affrontarlo. Questo in particolar modo per le classiche problematiche degli adolescenti, che sono normali in quanto caratterizzano le varie tappe di un passaggio evolutivo ma che chiaramente possono anche portare con se un certo disagio e una certa sofferenza a seconda degli eventi e delle diverse sensibilità dei ragazzi». Andando poi ad indagare sul tipo di approccio utilizzato all’interno del servizio, la dottoressa Falcone spiega: «Il sottotitolo dello sportello è counseling psicoanalitico proprio perchè la metodologia che io utilizzo è la psicoanalisi, considerata la psicologia del profondo perchè è quella che indaga più di ogni altra quello che è realmente l’essere umano. È un approccio psicoanalitico nel senso che non è basato sul fornire dei consigli o sul dare delle risposte precostituite valide per tutti, ma sul cercarle insieme al soggetto nella relazione psicologica, andando anche a considerare degli elementi inconsci quindi non solo quelli di tipo estremamente pratico o superficiale».