Critiche decise del ginecologo al Pd: «E’ diventato un subalterno a Torquato che oggi è divenuto il vero referente della segreteria provinciale. Io non ci sto!»
Una lunga nota stampa quella che Antonio Iannello, consigliere comunale del Pd già segretario cittadino e candidato sindaco, ha emesso sulla vicenda che lo ha visto salire agli onori delle cronache nazionali per la vicenda dei brogli alle parlamentarie tenutesi a Nocera Inferiore, e che ha dato poi modo di scoprire che non solo la nostra città ma anche diversi altri comuni hanno visto la manifestazione di democrazia del Pd manipolate e falsate in modo eclatante.
«Le reazioni successive alle vicende apparse sulla stampa che mi hanno visto coinvolto in occasione delle Primarie 2012, impongono alcune riflessioni – esordisce il ginecologo nocerino – Volutamente, ho atteso, in silenzio, qualche giorno prima di chiarirne alcuni aspetti, assistendo a esercitazioni di falsi moralismi e di processi sommari.
Innanzitutto, chiarisco che non intendo sottrarmi a nessuna responsabilità politica, atteso il ruolo di segretario cittadino che allora ricoprivo e che, per la verità, ho sempre esercitato con spirito di servizio e in perfetta sintonia con la segreteria provinciale e mai e dico mai per interessi personali.
Pur ammettendo tutte le mie responsabilità politiche, ritengo, però, che non può esserci nessuno che, ora, può far finta di non sapere come si svolse quella competizione che fu segnata da denunce e polemiche in molti seggi della Provincia e della Regione. Denunce e polemiche che caratterizzano, quasi sempre, il ricorso al mito delle Primarie che non essendo regolamentate per legge diventano facilmente orientabili dai gruppi dirigenti dei Partiti.
La mia – continua Iannello – non vuole essere una giustificazione, ma credo che la verità non debba essere sottaciuta, oggi più che mai. (…)
Mi stupisce leggere, oggi, invece, che alcuni di essi invocano le dimissioni di tutti i coinvolti, facendo finta di dimenticare il loro coinvolgimento (…)
E così, non per tornaconto personale, ma per spirito di servizio e militanza ci siamo allineati, pur non condividendone i percorsi e le modalità, alla decisione assunta da parte della maggioranza del direttivo locale, ma fortemente sollecitata dalla segreteria provinciale, di appoggiare l’amministrazione del sindaco Torquato, che oggi è, di fatto, diventato il vero leader del Pd nocerino e il referente privilegiato della stessa segreteria provinciale, tanto da entrare, a gamba tesa, nelle vicende interne del Partito pretendendo conversioni sulla linea di Damasco o prendendo le distanze e sconfessando i suoi consiglieri che da neoiscritti al Partito invocavano sia la sospensione dal Partito, unitamente agli altri tesserati coinvolti, sia le dimissioni dalla carica di consiglieri comunali.
In ogni caso, non comprendemmo le ragioni di quell’accordo, non le comprendiamo ancora oggi. Così come non le comprende la Città. A tutt’oggi, infatti, nessuno ha capito il vero ruolo del Pd in questa amministrazione, forse neanche chi, materialmente, quell’accordo lo sottoscrisse (…) L’accordo stipulato, rimane solo un’insignificante fusione a freddo, che, di fatto, relega il PD ad un ruolo subalterno (…) A tutto questo, io non ci sto! Per questi motivi ho assunto la sofferta, ma convinta, decisione di sospendermi dal Partito e, quindi, da ogni organismo del Partito democratico e di aderire, in Consiglio comunale, al gruppo misto – conclude Iannello – ove difenderò i valori riformisti che da sempre, con orgoglio, ho sostenuto nel mio coerente percorso politico».