Strade dissestate, impianti idrici dismessi e terreni trasformati in piccole discariche. I residenti della zona non ci stanno e chiedono l’intervento del sindaco: «Da circa vent’anni la nostra voce è inascoltata»

reportage esclusivo
di Carmine Vitale

Inizia nei pressi dell’Istituto di Istruzione superiore Cuomo-Milone il breve ma tortuoso percorso che conduce tra stradine e anfratti «dimenticati dal Comune di Nocera Inferiore».
La denuncia è stata urlata a gran voce dai tanti residenti che da via degli Olivetani si estendono fino alla confinante via San Pasquale: «Siamo stanchi di vivere queste situazioni di disagio – hanno spiegato – Sono circa vent’anni che invochiamo supporto per ripulire le aree dove viviamo quotidianamente ma le amministrazioni cambiano e qui cambia poco e niente».

La rabbia dei nocerini, inoltre, è stata acuita anche da un’ignorata richiesta all’indirizzo della casa comunale risalente allo scorso settembre, laddove erano stati promessi celeri interventi poi mai realizzati. «A quanto pare la competenza del Comune di Nocera Inferiore termina alle porte dell’Istituto Cuomo-Milone», dichiara sardonico un residente distante pochi metri dalla scuola superiore. L’area immediatamente esterna alle mura della struttura scolastica, in effetti, non presenta quasi nessuna delle problematiche denunciate. Ma basta risalire per poche centinaia di metri via degli Olivetani per incappare già in tanti piccoli crateri, causati da intemperie e dall’incuria degli addetti ai lavori: «Transitano molti automezzi pesanti su questi viottoli – hanno spiegato i nocerini – In alcuni casi sono stati propri operatori del Comune o del servizio idrico a lasciare i lavori incompiuti».
Risalendo via degli Olivetani, su stradine dissestate che si inerpicano tra appezzamenti di terra, si arriva in via San Pasquale dove i segni dell’abbandono sono più evidenti. Superando una recinzione di cui è sopravvissuto solo lo scheletro, si giunge ad uno dei pozzi – costruiti su queste alture anni fa – ora smessi e degradati. Spiegano i residenti: «Qualche tempo fa sono arrivati degli automezzi, probabilmente del servizio idrico, ed hanno smantellato l’intera area dell’ex pozzo. Quello che hanno lasciato però è una struttura fantasma, pericolosa per chiunque provi ad avvicinarsi».
Appena varcata la soglia della fatiscente recinzione, infatti, si rischia di cadere in una grata scoperta dove ancora  giacciono i resti di tubature: «Temiamo qualcuno possa farsi davvero male. È impensabile abbandonare un luogo a sé stesso in questo modo».
Proseguendo su via San Pasquale, poi, si riscende alla volta della Statale 18, dove mucchi di rifiuti ammassati arrivano ad invadere addirittura la carreggiata: sanitari, tubi, pezzi di ricambio per auto e addirittura cullette per bambini. E ancora bustoni neri e materiali di ogni tipo: «Prima c’erano anche resti d’amianto quassù, poi fortunatamente sono stati rimossi ma – come vedi – tutto poi è caduto nell’oblio», racconta uno dei residenti che ci ha scortato in auto lungo questo insolito giro.
L’appello dei cittadini al sindaco Torquato è nitido: «Chiediamo al nostro sindaco di occuparsi anche di questa porzione del territorio di Nocera Inferiore così come sta facendo anche in altre zone periferiche. Ci aspettiamo un segnale forte da questa amministrazione e ci auguriamo non tardi ad arrivare».
La parola ora a Torquato.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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