I segreti del benessere esistono e legano indissolubilmente la mente al corpo. Il medico dell’Agenzia Spaziale Europea e nutrizionista di Samantha Cristoforetti, ci svela quali sono

di Annamaria Norvetto

«Il cibo entra nel nostro organismo, ci dà vita: non è un semplice carburante, ma interagisce con le nostre cellule e i nostri geni, determinando in noi la salute o la malattia». Così si legge, in uno dei libri di maggior successo di Filippo Ongaro, medico e chirurgo, tra i pionieri europei della medicina funzionale e anti-invecchiamento. Ha curato l’alimentazione dell’astronauta Cristoforetti, durante la sua permanenza nello spazio ed è direttore scientifico dell’Ismerian (Istituto di Medicina Rigenerativa e Antiaging). In quest’intervista, Ongaro racconta quanto sia importante concepire il benessere nella sua totalità.

-Ci spiega cosa significa per lei il concetto di star bene pienamente?
Credo che sia qualcosa che ha a che fare con la realizzazione piena di un progetto di vita. Certamente essere sani, non soffrire, vuol dire molto ma non credo basti per stare bene davvero. Ho l’impressione, dopo anni di lavoro con i pazienti, che il concetto di stare bene voglia dire prima di tutto essere appagati da ciò che si fa e da ciò che si è.
-L’industrializzazione del cibo ci ha portati a consumare quantità smisurate di zuccheri e carboidrati raffinati. Come incide sull’organismo questo costante carico glicemico?
Accelera l’invecchiamento, un po’come mettere miele in un ingranaggio fine lo porta ad incepparsi. Inoltre gli sbalzi di glicemia hanno conseguenze anche sul livello di energia e sull’umore. E’ importante stabilizzare la glicemia usando prodotti integrali e molta verdura al posto di zuccheri semplici.
-Quali cibi consiglierebbe di consumare quotidianamente a chi vuole cominciare a muovere i primi passi verso il benessere psico-fisico?
Verdura, frutta, cereali integrali, spezie, pesce azzurro, uova, legumi, olio extravergine d’oliva sono la base del mangiare sano. Un piatto unico composto per metà da verdure, 1/4 di cereali integrali e 1/4 di proteine sane è ciò che consiglio di ripetere più volte possibile.
-In uno dei suoi libri, “Mangia che dimagrisci” è contenuta una riflessione ampia sui vizi della nostra alimentazione. Quanto contano davvero le calorie?
Contano ma non sono il problema centrale. Se uno di noi mangiasse paradossalmente 1000 calorie al giorno che sono poche, solo di zuccheri, non migliorerebbe nulla del proprio metabolismo. Vedere la nutrizione sul piano calorico è molto riduttivo e spesso non porta al correggere alcuni problemi di base. 
-Da anni pratica body-building e meditazione. Quali sono i benefici di queste due meravigliose discipline?
Mi fa piacere che me lo chieda perché nei confronti del bodybuilding ci sono molti pregiudizi. Sono sensati perché la componente agonistica di questo sport è eccessiva e troppo spesso le persone si affidano a pratiche farmacologiche pericolose. Io mi ispiro ad una versione più soft del body building che punta a rispettare i canoni classici del fisico, a ridurre il grasso corporeo ma non a sviluppare una massa muscolare enorme. I benefici sono di sentirsi in forma, di avere la sensazione di contrastare l’azione negativa degli anni che passano, di avere muscoli forti e poco grasso, di piacersi di più e con la meditazione di entrare in una dimensione di armonia e maggior accettazione della vita su tutti i piani.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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