Pantaloni palazzo neri, o gonna a palloncino in una composizione “all black” sono certamente una scialuppa cui aggrapparsi in queste occasioni. E poi, francesine o dècollète

I party sono sempre dei lieti eventi, fatti che un’amante della mondanità accetta di buon grado. Sono quelle occasioni che ti permettono di riscoprire quel gusto unico del prepararsi, del rendersi bella per se e per l’ammirazione generale. Pillole di autostima che ti strappano un sorriso, pura gioia. Però, a volte, quando la festa è una sorpresa capovolta, quando il festeggiato avverte tutti solo con pochi giorni d’anticipo con la scusa dell’organizzazione dell’ultimo momento, decisioni rocambolesche e altre mille ragioni che possono avere valenza solo per un non esteta (uno che si veste a caso senza dare troppa importanza al “Dove, Con chi e Per cosa”), sono una vera e propria “mazzata”, sicuramente piacevolmente dolorosa, tra capo e collo.

Succede che gli eventi, importanti o pseudo tali, ti capitino all’improvviso, quando il tempo stringe e l’occasione incombe. L’unica cosa che puoi fare è raschiare il fondo del tuo guardaroba e sperare vi siano: dei pantaloni a palazzo: se neri è l’alternativa in moda di un sei all’enalotto … Lisci, puliti, impalpabili, simbolo dell’eleganza femminile di cui morbidamente accarezzano il corpo seguendo ed evidenziandone le linee fino a giungere, lunghi (coprendo le scarpe) sino ai piedi. E poi una camicia taglio maschile, si sagomata, ma in maniera non eccessivamente strutturata: deve nella camicia ripetersi lo stesso movimento dei pantaloni. Per i colori fluttuiamo tra le gradazioni di colore che vanno dal bianco al rosa cipria passando per i toni intermedi di tutte le nuance del crema e del tortora. A completare il tutto dècollète, open toe, francesine, basta che siano nere e stilose.
Oppure, per le ragazze più romantiche, quel che serve trovare, per un look in questo caso total black, altro non è che una gonna a palloncino che nonostante il senso di “morbidezza” (parola chiave che imperitura ritorna) abbia una buona rigidità, un effetto bon bon evidenziato dalle penches, una maglia in tessuto e merletto, con un taglio aperto che segua la linea delle spalle, calze coprenti, o per le più estrose, pochi denari con un ricamo ad altezza ginocchio, richiamo “velato” alle sexy autoreggenti di un tempo oggi riproposte nella ben riuscita versione collant, open toe con tanto di plateau e fiocco “et voilà”, pronte.
Non sia mai detto che una donna perda un “elegant moment”, il mondo ne morrebbe, poco tempo, due opzioni: donne raffinate ed eleganti o classiche sognatrici romantiche, qualunque sia la scelta il risultato è garantito.

Maria Pepe

 

 

Alla prossima!
la vostra
Maria Pepe

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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