Sono alimenti insospettabili che nascondono micronutrienti essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo. È d’obbligo portarli a tavola: ecco perché

di Annamaria Norvetto
«Si tratta di supercibi che rappresentano un ingrediente insolito nelle preparazioni culinarie. Tuttavia, i semi sono ricchissimi di sostanze benefiche e possono essere usati per arricchire insalate, oppure, per fare una colazione più energetica versandoli nello yogurt, nel muesli o nel porridge d’avena».

Lo spiega la dietista Teresa Francavilla, che sul suo sito web elenca tutte le virtù alimentari dei semi oleosi. Cosa sono? Piccolissimi alimenti dall’alto contenuto di minerali, acidi grassi essenziali, vitamine e proteine: aggiungerli alla dieta quotidiana significa migliorare considerevolmente lo stato di salute generale. In particolare, vi sono quattro semi fondamentali per la salute: i semi di lino, di sesamo, di chia e di papavero. «L’alto contenuto di minerali – scrive la dottoressa Francavilla – (in particolare fosforo, magnesio e manganese), di proteine (20%) e lipidi (40%) fanno dei semi di lino delle piccole perle preziose di salute. Tra i componenti di questi piccoli semi è d’obbligo menzionare gli acidi grassi polinsaturi, omega 3 e omega 6, ma soprattutto la presenza di mucillagini. Molto importanti per la salute sono anche i semi di sesamo: ne esistono diverse varietà tra cui il sesamo bianco e quello nero (tipico della cucina orientale). Tra i pregi principali dei semi di sesamo troviamo l’abbondanza di calcio (importante nella prevenzione dell’osteoporosi), zinco, selenio, fosforo, potassio e magnesio. Molti sono i prodotti che si ricavano dalla lavorazione dei semi di sesamo, ad esempio: olio, tahin (crema di semi di sesamo) e gomasio (ottenuto dai semi di sesamo tostati e macinati mescolati al sale marino)».
Sempre più utilizzati per tenere sotto controllo i picchi glicemici, sono i semini neri oleosi chiamati semi di chia, estratti dalla pianta sudamericana Salvia Hispanica. Sono alimenti ricchissimi di proteine di alto valore biologico (perfetti per la dieta vegana) nonché di un formidabile complesso di vitamine e minerali. Il seme di chia è fonte di vitamina c, ferro, calcio e magnesio. La totale assenza di glutine li rende un integratore naturale ottimo per contrastare la debolezza di chi soffre di malattia celiaca. «Nei semi di chia – continua Francavilla – è elevato il contenuto di vitamina c, di sette volte superiore a quello delle arance, il contenuto di potassio, doppio rispetto alle banane e la presenza di ferro, tripla rispetto agli spinaci. Inoltre, sono ricchi di aminoacidi, come metionina, cisteina e lisina e di antiossidanti in quantità quattro volte superiore rispetto ai mirtilli».
Se ci ritroviamo afflitti da stati d’animo di ansia e di nervosismo, è opportuno ricorrere all’assunzione di semi di papavero crudi, da aggiungere alle insalate, alle zuppe, ai risotti o al pane fatto in casa. Questi semini hanno il pregio di calmare il sistema nervoso centrale aiutando a sviluppare serotonina, l’ormone della serenità.
«I semi di papavero (dalla pianta Papaver) – conclude la dottoressa Francavilla – sono conosciuti per l’alto contenuto in calcio e vitamina e, ma anche per l’effetto sedativo e calmante sul sistema nervoso. Sono molto utilizzati in cucina, soprattutto per arricchire prodotti da forno. Inoltre, sono da ritenersi una preziosa riserva di manganese e acido linoleico (omega 6) e fitosteroli che riducono la concentrazione di colesterolo nel sangue».

 

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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