Sabato 6 febbraio si terrà un congresso a cura dei membri dell’ Ofs della basilica di Materdomini, a Nocera Superiore. Scopo dell’incontro è far conoscere il contenuto dell’enciclica di papa Francesco
di Federica Pepe
La terra «è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia»: queste le parole di san Francesco nella sua invocazione del “Cantico delle creature”.
È proprio a tale santo che papa Francesco fa riferimento per introdurre la sua enciclica.
Una lettera papale volta a far riflettere: «Questa sorella protesta per il danno che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei». È proprio su tale argomento che verterà il congresso organizzato dai francescani dell’ Ofs (ordine francescano secolare) della basilica di Materdomini a Nocera Superiore. Scopo dell’incontro sarà far conoscere il contenuto dell’enciclica “Laudato si’” del Santo Pontefice.
Alle ore 16:30 si terrà un momento di accoglienza; alle 17:00, invece, avrà inizio il convegno che si concluderà alle ore 19:00. Il tutto sarà reso possibile dalla moderazione del professore Antonio Caiazza, ministro dell’Ofs do Sarno e dagli interventi e i contributi di fra’ Vincenzo Ippolito (ordine frati minori) e biblista-assistente locale Ofs, di fra’ Massimo Poppiti Ofm dei Cappuccini, assistente regionale Ofs, e del professore Alfonso Petrone, consigliere nazionale Ofs.
Importante ed attuale il concetto di “ecologia integrale”, su cui rifletterà fra’ Massimo Poppiti e del quale papa Francesco parla nella sua enciclica. Con tale termine il Sommo Pontefice intende il rapporto che l’essere umano ha con i suoi simili, il creato, Dio e se stesso. Una serie di relazioni che ad oggi sembrano essere demolite da molti fattori concorrenti: inquinamento climatico, degradazione sociale, perdita di biodiversità, debolezza delle reazioni da parte di noi esseri umani spesso menefreghisti. Questo è “Quello che sta accadendo alla nostra casa” e su cui farà riflettere fra’ Vincenzo Ippolito.
Ci si chiede concretamente allora come sia necessario agire e in merito il Santo Padre non poteva non far riflettere nel suo messaggio. Sono necessarie proposte «di dialogo e di azione che coinvolgano sia ognuno di noi, sia la politica internazionale» e «che ci aiutino ad uscire dalla spirale di autodistruzione in cui stiamo affondando». Non si può dunque, a detta del Pontefice, affrontare il tutto ideologicamente ed è su questa scia che si verrà guidati dall’intervento del professore Alfonso Petrone.