La lezione inaugurale è toccata ad Arnaldo Miglino, docente di Istituzioni di diritto pubblico presso La Sapienza di Roma: «Offriremo una formazione prima civica e poi anche politica»
di Sofia Russo
Un fine settimana all’insegna della cultura. Nocera Inferiore subisce già l’influenza del primo sole, fiorendo come una primavera di iniziative sociali e culturali.
Ad arricchire gli appuntamenti nocerini, lo scorso sabato 30 gennaio, anche la Scuola di formazione civile e politica che ha dato il via ad un percorso che durerà cinque mesi.
L’iniziativa, fortemente voluta dai ragazzi dell’associazione Arci Punto Lab, ha lo scopo di dare le basi per una formazione innanzitutto “civica” e poi politica, partendo dal concetto di democrazia greca fino ad arrivare alle regole economiche che dettano i parametri della politica attuale. Un appuntamento al mese, fino a maggio, per crescere e formarsi.
La prima lezione si è tenuta presso la sede dell’associazione, in via Castaldo 29, a Nocera Inferiore, che ospiterà anche gli incontri successivi.
Il professor Arnaldo Miglino (nelle foto), docente di Istituzioni di diritto pubblico presso La Sapienza di Roma, ha tenuto incollati i partecipanti raccontando le pratiche democratiche degli Ateniesi di circa 2.500 anni fa, paragonandole poi ai giorni nostri e del recente passato, per evidenziare i punti critici e quelli strategici.
«La democrazia è divisione del potere, non solo politico ma anche economico – ha sottolineato il professor Miglino durante la lezione – e i greci non hanno paura né remore nei confronti dei potenti. Non hanno soggezioni, anzi, il cittadino ateniese comune pretende dal “potente” che svolga la sua funzione nell’interesse dell’intera comunità e non per traguardi personali» a differenza di quanto accade ai giorni nostri dove il politico di turno è ringraziato ed osannato solamente perché svolge quella che è la sua normale funzione, ovvero servire la comunità che lo ha eletto rappresentante di valori e progetti.
«Anche ad Atene si sono verificati diversi colpi di stato – ha ricordato il professore – con gli antidemocratici che volevano esercitare il potere senza passare dall’assemblea di tutti i cittadini. Questi antidemocratici, la prima cosa che facevano, per zittire le controparti e prendere il potere assoluto, era di togliere le “paghe” ai funzionari ateniesi, togliere quello che oggi chiamiamo “finanziamento pubblico ai partiti”. In tal modo, solo chi era già ricco di suo e non aveva bisogno di lavorare, interveniva nella politica e nelle decisioni della Città. Infatti, i funzionari, che erano scelti a sorte, era gente comune, ciabattini, contadini, artigiani, e senza la “paga” giornaliera non potevano prendere parte alle attività e scelte politiche perché non potevano perdere un giorno lavorativo se avevano una famiglia da mantenere».
Uguaglianza e libertà è, quindi, anche uguale possibilità di partecipazione alla vita politica, senza paletti economici e generazionali. All’inizio della lezione è stato regalato a tutti il libro del prof. Miglino “I colori della politica”, che sarà distribuito anche in occasione del secondo appuntamento, il 27 febbraio prossimo.
Per chi volesse seguire il lavoro della Scuola di Formazione civile e politica rimandiamo al link https://www.facebook.com/events/805048032957145/, dove verranno pubblicati gli aggiornamenti e i gli appuntamenti successivi.