Con un ciclo di articoli pronto a partire vi condurremo per mano in un viaggio che riproporrà le ricette e i piccoli trucchi delle nostre nonne
di Anna De Rosa
L’Agro Nocerino- Sarnese è la grande dispensa dei sapori campani. Basti pensare al pomodoro San Marzano che è famoso in tutto il mondo; per non parlare degli ortaggi, che sono l’arma segreta della nostra cucina: l’orto e la pasta costituiscono la base di una tradizione allo stesso tempo urbana e rurale.
La cucina che caratterizza la tradizione dell’Agro è una cucina di eccessi, quasi sempre segnata dalla presenza del pomodoro; qui si coniugano cotture veloci, a base di sfritto, e lente, lentissime come le zuppe e il ragù.
La nostra è sempre stata una gastronomia capace di sfruttare al meglio tutte le risorse disponibili del territorio, in cui il pane riveste un ruolo fondamentale, soprattutto a Sarno e Bracigliano. Nella nostra cucina, infatti, si trovava il necessario per stare fisicamente bene.
Negli anni ’60 e ’70 l’Agro ha progressivamente perso la sua identità gastronomica attraverso numerose contaminazioni. All’inizio degli anni ’90 la situazione è migliorata grazie ad alcuni ristoratori che hanno compreso che per lavorare bene dovevano recuperare quella che era la propria tradizione culinaria: offrire ai clienti, quello che stava sparendo dalle proprie case.
Negli antichi sapori ritroviamo le nostre radici, i ritmi e i tempi di una società che non c’è più: un uomo anziano che consuma pane cafone e cipolla fresca accompagnato da un ottimo vino; la nonna che prepara al piccolo nipotino il brodo di rane (foto a sinistra); il tradizionale pranzo domenicale con la famiglia che gusta gli ziti al ragù. E ancora: il tradizionale “pane ca’ ‘mpupata” da consumare la sera del 14 agosto andando in pellegrinaggio al santuario di Materdomini; la pasta fatta in casa in occasione delle festività natalizie o pasquali, come i tagliolini preparati per la festa della Madonna delle Galline; la braciola di capra (foto a destra), tipica delle zone di Castel San Giorgio.
Ovviamente nella cucina dell’Agro vi è più spazio per il salato, ma il nostro territorio ha una tradizione di dolci dal gusto semplice preparati con prodotti tipici della zona: la gustosa pizza di gallette e la tradizionale pastiera di grano alla napoletana; e come non nominare le zeppole, da quelle in pasta cotta fritte in olio bollente e cosparse di miele a quelle con patate ricoperte di zucchero semolato.
I profumi, i sapori, l’amore e la passione della cucina delle nonne. Quei piatti che, non solo erano prelibati, ma che univano la famiglia nel calore del focale casalingo. Quelle leccornie che ricordano casa.