L’inaugurazione del presidio nocerino dell’associazione “Libera” ha visto una forte adesione. L’obiettivo è quello di costruire una società diversa. Le interviste
di Virginia Vicidomini
«Voglio esprimere viva soddisfazione per la bellissima giornata di festa culminata con la sottoscrizione del presidio – ha dichiarato entusiasta Francesco Vecchione, responsabile del presidio nocerino di Libera – gli scopi che ci impegniamo a realizzare sono quelli di favorire e promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia presenti sul territorio nocerino, favorire l’integrazione tra le comunità di immigrati presenti sul territorio e la città di Nocera, far conoscere a tutti le storie delle vittime innocenti della criminalità, soprattutto quelle meno note, costruire modelli alternativi di economia e di welfare, con una particolare attenzione all’ambiente».
Renato Natale, sindaco di Casal di Principe, ma anche Presidente dell’associazione Jerry Essan Masslo, impegnata nella tutela della salute degli immigrati e del loro reinserimento sociale, ha definito la sua passata esperienza nell’associazione come referente regionale entusiasmante:
«Con attività chiare di solidarietà si afferma una comunità diversa, alternativa a quella criminale che è invece basata sull’oppressione – ha affermato il sindaco – ci sono stati periodi di assenza di partecipazione perché la gente aveva paura, timore, perché la gente non aveva coscienza piena, perché la gente si sentiva abbandonata. Già da parecchi anni il movimento è cresciuto, la partecipazione si ritrova in tante manifestazioni». E il Presidio di Libera ieri ne è una potente testimonianza. Attraverso l’attività di volontariato il sindaco continua la sua battaglia contro la criminalità organizzata anche se con strumenti diversi: non solo attraverso la denuncia o con l’impegno civile ma diffondendo il valore della «solidarietà», da lui definito come uno strumento sottile ma efficace per combattere la criminalità organizzata.
«Libera è un’idea: un’idea di contrastare la corruzione attraverso quell’impegno dei singoli cittadini, un’idea che viene declinata sulle esigenze dei vari territori – ha invece dichiarato Fabio Giuliani, referente regionale di Libera in Campania – in 20 anni di Libera, in termini di partecipazione, c’è stato un crescendo. È chiaro che con il venir meno e l’indebolimento dei corpi intermedi, soprattutto partiti e sindacati, i cittadini spesso chiedono risposte al mondo dell’associazionismo».
Anna Garofalo, referente provinciale di Libera a Salerno, ha sottolineato a riguardo che: «Il progetto di istituire un presidio di Libera a Nocera Inferiore era cominciato sostanzialmente da qualche anno. Libera non costruisce nulla per caso, ma va dove c’è richiesta di costruire comunità che conservano la propria identità avendo però un obiettivo comune: la costruzione di una società diversa, senza le mafie. Le mafie si sono trasformate, si è sviluppata quella che è la cultura della sopraffazione, della furbizia che sopravanza i diritti e la giustizia. La mancanza di lavoro genera perdita di dignità e le mafie attecchiscono dove c’è povertà e miseria. Perciò nessuna delle nostre realtà è completamente esente da questo fenomeno. Quello contro cui dobbiamo combattere lo vediamo tutti i giorni: l’abuso costante, le piccole e grandi forme di sopraffazione».