La formazione nocerina vince con difficoltà. il coach: «Successo importante, abbiamo sempre avuto difficoltà contro di loro»

di Luigi Petrosino

La Folgore Nocera ha sconfitto ieri alla tendostruttura l’Abatese per 60-53, seconda in classifica, in una partita molto difficile, in cui i padroni di casa hanno sofferto nel terzo quarto. Il mister Marco Palomba ha voluto rilasciarci alcune dichiarazioni sulla vittoria della sua squadra: «Era sicuramente la partita più importante dell’anno, perché loro erano secondi. Da sempre abbiamo avuto difficoltà nell’affrontarli, sono ragazzi in gamba, allenati molto bene, e secondo me sono una delle migliori dell’intero campionato, tra girone A e B, quindi riuscire a batterli in casa è molto importante, anche perché siamo saliti a più otto su di loro, pur con una partita in più, e con lo scontro diretto a nostro favore».

La partita di oggi chiude il girone d’andata per la Folgore, e il mister dà un giudizio sul girone: «Negli ultimi anni la Promozione è diventato un campionato molto difficile, quasi alla pari della Serie D: infatti il Minori, che l’anno scorso ci ha battuti in finale, è settimo nel campionato di Serie D e l’anno scorso hanno dovuto lottare per salire. Quest’anno pare un poco più livellato, certo mancano Minori e Sammaritana, ma sono entrate altre squadre di ottimo valore. Non abbiamo mai affrontato una squadra debole, in tutte le partite ce le siamo dovute sudare».
Infine, uno sguardo al prossimo impegno, in casa contro il Team Stabia, nella prima partita del girone di ritorno: «Il Team Stabia è una squadra che dà fastidio, dei ragazzi molto esperti, forse peccano di condizione atletica, però credo che ora stiano recuperando, quindi sarà sciuramente una partita difficile. Noi sicuramente contiamo su un organico completo, ho tenuto, con la società, ad investire sul nostro vivaio, e puntare proprio sul concetto di squadra; non esiste un giocatore più forte, ognuno dà un contributo fondamentale, basti vedere i tabellini, in cui ci sono quasi sempre 4 o 5 giocatori in doppia cifra e non sono mai gli stssi, tranne Fontanarosa, il nostro giocatore più prolifico, e poi Scardone, ci dà una marcia in più».

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