La docente del “Giambattista Vico”, al suo secondo libro di poesie, si presenta ai suoi lettori e ci confessa: «La poesia è uno sfogo dell’anima»
di Anna Vittoria Fattore
«La poesia è uno sfogo dell’anima. Scrivo perché la penna scorre sul foglio e decide anche quando andare da capo». Così la professoressa Tiziana Fiore, docente presso il Liceo Classico Giambattista Vico, ha descritto una parte insostituibile della sua vita. Scenari incommensurabili, stati d’animo, situazioni paradossali, esperienze talora angoscianti, affetti familiari: questi sono gli ingredienti che la professoressa ha messo in forno, per dar vita al suo secondo libro di poesie, dal titolo “Spazi“, edito con i tipi di Aletti editore ed in vendita a 12 euro presso il Book store (ex libreria Mondadori) di via Matteotti a Nocera Inferiore.
-L’ambiente scolastico quanto ha influito sulla stesura del suo libro?
«Gli alunni sono una parte di me. Insegno da anni ormai e la scuola non poteva non incidere sulla stesura dei miei versi».
-Qual è il messaggio che vorrebbe far arrivare ai suoi lettori?
«Ogni poesia ha un suo messaggio. Non sono altro che il frutto di una profonda riflessione su tutto ciò che mi circonda».
La professoressa Fiore ha animato l’Aula Magna del Giambattista Vico anche durante la notte nazionale del Liceo Classico, facendo risaltare la varietà del suo libro: da poesie che affrontano tematiche scottanti a versi imprignati di ironia e vivacità.
«Io sono il saltimbanco dell’anima mia», dice la professoressa, citando la celebre poesia di Aldo Palazzeschi. E forse è di questo che la scuola italiana ha bisogno, di professori che ridano ancora guardandosi allo specchio e che non smettano mai di dar sfogo ai loro sentimenti, che siano in prosa o in poesia.
Tiziana Fiore nasce a Salerno, ma dopo i primi anni si trasferisce a Nocera Inferiore, dove attualmente vive e insegna materie letterarie e latino al Liceo Classico “G. B. Vico”, la stessa scuola che ha frequentato da adolescente.
Si è diplomata in pianoforte e poi laureata in Lettere Classiche presso l’Università “Federico II” di Napoli, con il massimo dei voti. Scrive poesie da “una vita” e ha partecipato a vari concorsi riscuotendo molti riconoscimenti. Ha già pubblicato il libro “Bentu de SOLI”.
Cliccando sull’immagine sotto è possibile vedere un estratto dalla presentazione del libro nel corso della “Notte nazionale del Liceo Classico” al Giambattista Vico. Al tavolo con la professoressa Fiore la dirigente scolastica, professoressa Teresa Di Caprio. L’oratore è la professoressa Teresa Staiano.
Come a tutte le testate, anche a noi è capitato un piccolo refuso che ci ha fatto omettere – involontariamente – l’intervento della professoressa Angelina Sessa, docente di italiano,latino e greco presso il Giambattista Vico, che era al tavolo dei relatori la sera della presentazione. Lo aggiungiamo ora su cortese segnalazione della professoressa Tiziana Fiore e chiediamo scusa ad entrambe per il disguido tecnico:
Presenta al tavolo dei relatori anche una seconda collega di Tiziana Fiore, la professoressa Angelina Sessa, che dopo aver aperto il suo intervento con la lettura di “Incanto“, la lirica che apre la raccolta “Spazi“, ha tra l’altro evidenziato: «Tiziana fa spesso riferimento alla natura. Ma in molti versi essa non appare come effettivamente si può osservare. In realtà a Tiziana piace ridisegnarla attraverso i riverberi della sua anima che a volte diventa stato d’animo».