Ovunque vasi ed arredi divelti dalla forza delle folate: un panorama che ha intristito la visita domenicale ai defunti dei tantissimi che frequentano il camposanto

di Enrica Granato

Bufera di vento mette in ginocchio il cimitero: amara sorpresa questa mattina per quanti si sono recati in visita ai propri defunti.

Le forti raffiche che hanno imperversato tutta la notte, infatti, hanno causato non pochi danni al camposanto dove lo spettacolo che si è presentato agli occhi dei cittadini – soprattutto in alcuni punti – è stato sconfortante: vasi rovesciati, pozzanghere d’acqua (a seguito della caduta di questi ultimi), cocci e fiori sparsi hanno fatto bella mostra di sè lungo i corridoi delle strutture.

Armati di pazienza e buona volontà, i visitatori sono stati costretti a ricercare i suppellettili volati via dalle tombe.
Rami spezzati ed un bidone divelto finito lungo un viale, inoltre, hanno caratterizzato il primo giorno più freddo dell’anno dedicato a sant’Antonio Abate. Che, tra l’altro, non ha tradito le aspettatative del detto “sant’Antonio dalla barba bianca, se non piove la neve non manca”. In città, infatti, per qualche ora è stato possibile godere della precipitazione di qualche candido fiocco.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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