Malgrado diverse mille defezioni, le molossine superano con facilità l’avversario. Dello Ioio: “Mancato un po’ di impegno, tante assenze, speriamo di recuperare qualcuno. Ora sotto col Delfino”
di Marco Stile
Bella affermazione del Futsal Nuceria questo pomeriggio al Roset Ball, dove le rossonere, oggi in tenuta oro, hanno strapazzato le avversarie del Real Sarno con il punteggio di 13-1. Buona prestazione da parte di tutte le giocatrici, su tutte il numero 9 Liliana Palumbo, che ha messo a segno sei gol.
Senza discussione il monologo organizzato dalle ragazze di coach Giuseppe Dello Ioio, che ci ha concesso un’intervista a margine dell’incontro, commentando così la prestazione delle sue ragazze, che tornano a vincere dopo la sconfitta di San Giorgio contro il Centro Ester. Così Dello Ioio: «Bella vittoria, ma dobbiamo considerare il fatto che la squadra avversaria era una squadra semi-esordiente. Probabilmente è mancato un po’ di impegno agonistico in più, fermo restando che stiamo giocando con meno della metà delle giocatrici disponibili: abbiamo sette elementi effettivi, più due che erano in panchina sì, ma solo ‘per compagnia’, poiché erano infortunate e non potevano entrare. Non essendo stato, come detto, un impegno agonisticamente probante, è venuta un po’ meno la parte mentale, ma sono comunque soddisfatto».
Uno sguardo alla prossima partita, contro il Delfino C5, secondo impegno casalingo consecutivo delle nocerine: «Quella che affronteremo è una buona squadra, che ha delle buone individualità, e soprattutto è una formazione che in campo corre molto. Se riusciamo a recuperare fisicamente sia le giocatrici che sono fuori, sia quelle che stanno giocando con qualche acciacco addosso, la prossima dovrebbe essere una gara alla nostra portata. Spero che si avverino le condizioni, vorrei almeno arrivare al numero di dodici giocatrici, quello ufficiale…».
Il Nuceria era reduce dalla sconfitta di San Giorgio dello scorso turno di campionato: «Contro il Centro Ester abbiamo pagato il fatto di essere stati praticamente fermi per un mese. L’approccio, inoltre, non è stato dei migliori. Avevamo anche mezza squadra fuori per infortunio; due ragazze, dopo dieci minuti, hanno subito dei colpi e avrebbero dovuto essere sostituite, ma non avevamo la panchina per cambiarle. Sin dall’inizio, in realtà, quando eravamo in vantaggio per due reti a zero, si è capito che non avremmo retto. C’è da dire, a nostra parziale discolpa, che abbiamo avuto un minimo di sfortuna: abbiamo preso cinque pali nel secondo tempo; sul 6-5 per loro, inoltre, c’è stata una ribattuta di una nostra giocatrice, che ha portato al loro vantaggio. In conclusione, abbiamo avuto un po’ di sfortuna, ma soprattutto grandi problemi a livello fisico».