Nonostante la questione possa suscitare ilarità o addirittura imbarazzo per i più rigorosi, di fatto dal punto di vista penale fare pipì in strada configura ipotesi di reato, essendo annoverato tra gli “atti contrari alla pubblica decenza”

di Rosa Soldani

Vi è mai capitato di stare in macchina, in giro per luoghi isolati o lontano da centri abitati, e di non riuscire più a trattenerla? Si, avete capito bene, di non riuscire più a trattenere la pipì. Ecco, in questi casi a qualcuno sarà successo di avere optato, in ultima analisi, per farla in strada, magari bene attenti a non farsi scorgere da occhi indiscreti.

Nonostante la questione possa suscitare ilarità o addirittura imbarazzo per i più rigorosi, di fatto dal punto di vista penale fare pipì in strada configura ipotesi di reato, essendo annoverato tra gli “atti contrari alla pubblica decenza”. La novità è che il decreto di depenalizzazione, in discussione al Consiglio dei Ministri ed in fase di approvazione nei prossimi giorni, cancellerà per sempre questo reato. Chi si rende conto solo adesso di aver rischiato grosso, però, non ha ancora finito di fare i conti con la celebre massima di diritto “ignorantia legis non excusat”. Si, la legge non ammette ignoranza e in virtù di questo  è bene sapere che, nonostante di qui a poco non si rischierà più il carcere, per i trasgressori di quello che continuerà ad essere un divieto sono previste comunque ammende molto salate, fino ad un massimo di 10mila euro. Un ottimo motivo, è il caso di dirlo, per cercare in tutta fretta un bagno pubblico!

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