Il Comune pubblica un progetto di riqualificazione degli spazi promosso dal Servizio civile, dal titolo “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”
di Sara C. Santoriello
Una vera e propria “chiamata alle arti” qualla fatta dal Comune di Angri a tutti i giovani artisti campani tra i 18 e i 35 anni, che abbiano competenze nel mondo delle arti visive e digitali, nonché nella musica e nella scrittura creativa.
Attraverso un bando dal titolo “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, pubblicato sul proprio sito istituzionale, insieme al Comune di Eboli, verranno selezionati alcuni giovani da destinare alle botteghe dell’arte, all’art placement e al centro di documentazione visiva sulle mafie. Saranno scelti da una commissione composta da critici, giornalisti, esponenti della filiera artistica, accademici e consulenti del marketing, fino a guidarli nella creazione di un’impresa sociale.
L’obiettivo principale è quello di convertire una struttura confiscata alla criminalità organizzata, fornita ovviamente dall’amministrazione, in una “Casa dell’arte” (da qui il nome ArtHouse), dove poter far confluire diverse opere artistiche prodotte in loco come accadeva nelle antiche botteghe d’artigianato, senza dimenticare la vocazione civile e sociale di queste opere. Verranno, inoltre, offerte possibilità di promozione attraverso canali digitali, un calendario di esposizioni personali e collettive, allestimento di spazi virtuali e reali per la vendita delle opere, oltre a meetings con veri e propri galleristi e operatori del mondo della cultura.
Verranno selezionati 50 giovani artisti in totale, suddivisi in: 10 fotografi, 10 pittori, 4 writers, 7 scultori, 4 grafici, 4 video maker, 5 musicisti e 5 scrittori creativi.
La domanda di partecipazione potrà essere inviata entro le 12 del 1 febbraio prossimo. Si sfrutterà, per la scelta degli artisti, anche la pubblicazione delle opere su Facebook per poter sfruttare il meccanismo di e-voting (che concederà 4 punti alle opere con maggior riscontro).
Il Comune di Angri non ha ancora indicato la struttura a cui dovranno fare riferimento i giovani partecipanti ma qualche idea potrebbe esserci se si pensa al bene confiscato in via Torretta, dove, in seguito ai lavori di ristrutturazione, nel 2011 si decise di ospitare progetti nel campo sociale, dell’istruzione e della formazione, dando spazio ad alcune iniziative dell’Istituto Alberghiero e che lo scorso 14 dicembre è diventato un centro polifunzionale.