La mostra in corso al BlackMonday Speakeasy in via Mazza ha ricevuto un numero di visitatori decisamente importante, tanto che molte tele sono già state vendute
Sta raccogliendo un successo fuori dalle previsioni la mostra personale della pittrice nocerina Marianna Battipaglia, classe 1993, che ha trovato ospitalità al cocktail bar BlackMonday Speakeasy in via Mazza a Salerno.La mostra si è aperta lo scorso 19 novembre e resterà aperta fino al 19 aprile, ma l’artista confida entusiasta: «Abbiamo già venduto molte delle opere esposte».
-Ci parli di queste opere e di cosa ti ispira?
«Sicuramente – ci dice Marianna (nella foto con alle spalle la sua “For ladies”) – una mia fonte è l’avanguardia del ‘900, ma io un mio stile non l’ho mai definito: ciò che accomuna le opere è la loro diversità. Varie tecniche, varie misure, vari stili; tutto è guidato dalla sensibilità verso la voluttà umana, miseria dell’animo, corroso dai vizi e dai pregiudizi verso chi è più debole, e verso chi realmente vive in uno stato di povertà economico-sociale».
– Ma c’è un tema comune?
«Il tema portante – continua la pittrice nocerina – è leggibile in tutte le opere, le quali però, nella loro unicità, rimarcano svariati sottoconcetti legati a diverse realtà. In “For ladies”, per esempio, sono rappresentate quattro donne e, come si evince dalla fonetica, il titolo gioca sull’assonanza dei due termini inglesi “for” (per) e “four” (quattro). I soggetti rappresentati sono prostitute distese e sedute su di un divano all’interno di un bordello. Si nota immediatamente l’assenza dei volti, scelta che relega ancora di più il corpo delle donne a un mero oggetto di lavoro e desiderio. Il dipinto è dichiaratamente ispirato alle “Damoiselle d’Avignon” di Pablo Picasso e in genere alle avanguardie novecentesche sia nella composizione misurata sia nelle febbrili pennellate del panneggio».
Marianna ha ottenuto due volte il secondo posto della giuria popolare del concorso internazionale dei Madonnari, a Nocera Superiore, ed è diplomata al Liceo artistico Statale “Sabatini” con indirizzo di pittura e decorazione pittorica, ed è laureanda al Da.Vi.Mus (discipline delle arti visive, della musica e dello spettacolo). Ha all’attivo alcune mostre e dei corsi per madonnari adattati ai bimbi, che ha tenuto a Lanzara.
E’ stata anche vincitrice al primo raduno degli artisti a Salerno nella sezione architettura.
La sua sensibilità si scorge anche in alcune delle sue tele: «I disegni posti nella sala al piano superiore della mostra – ci spiega – presentano soggetti appartenenti ad una classe sociale bassa; ciò si evince dallo sguardo espressivo di ogni singolo personaggio comunicandoci una vita piena di lavoro e sacrifici. Il disegno “Tessendo la tela” rappresenta una bambina occlusa tra due telai e quasi obbligata a restare ferma e non poter smuovere né il suo corpo né la sua stessa vita».