Un omaggio ai nostri lettori con un racconto della nostra Carla D’Alessandro dal titolo “Notte magica”
La notte del cinque gennaio è una notte magica! E’ il mistero della Stella e della Luce, è l’arrivo dei Re Magi alla culla di Gesù con i loro doni simbolici: oro, incenso e mirra…ma è anche la notte in cui la vecchia Befana porta i doni ai bambini buoni e il carbone ai cattivi. Quando anch’io ero piccina, mettevo le calze al focolare e aspettavo con gli occhi pieni di sonno la cara vecchina. Volevo conoscerla, scoprire il suo segreto, vedere la gerla piena di giocattoli e scoprire se il mio desiderio era stato esaudito. Immancabilmente i miei occhi si chiudevano e il sonno vinceva la mia curiosità. La Befana arrivava e lasciava i suoi doni come quella bambola di carta pesta dagli occhi azzurri, che ancor oggi mi guarda da quel lontano 1953 e che ho sempre chiamato Pupetta, compagna e amica di tanti giorni lieti e tristi, ancora quel passeggino di plastica rosa con il quale portavo a spasso la mia cara bambola. Sotto il manto brillante della magia e del mistero si rinnova l’attesa dell’Epifania di anno in anno, di generazione in generazione, così quando da mamma divenni Befana, ritrovai negli occhi del mio bambino lo stupore e la meraviglia di quel risveglio mattutino che fa brillare gli occhi e battere fortemente il cuore. Ancora oggi che mio figlio è grande, la notte del cinque è la notte del mistero, dell’attesa, del sogno e della gioia di lasciare un piccolo dono. Leggere la felicità lieve nel cuore di un bimbo che aspetta un giocattolo desiderato o di un adulto che non aspetta nulla ma ritrova un regalo a sorpresa fra caramelle, cioccolatini e carboni di antica memoria.
Carla D’Alessandro