Un divertente viaggio tra le nuove parole entrate ufficialmente a far parte del nostro lessico, e finanche nei dizionari più conservatori, per scoprire i nuovi italianogismi
di Anna Santonicola
Ogni anno la lingua italiana si arricchisce di nuovi vocaboli ma spesso per ‘poltronismo’ questi neologismi non si conoscono affatto, e si rischia di leggere cose di cui il significato talvolta è dubbio.
Proprio ieri sfogliando un quotidiano ho letto di una ‘madre surrogata’ che non accettava la sua ‘adultità’ e mostrava i classici sintomi di dipendenza da cellulare, facendo ‘swipe’ in maniera compulsiva sul proprio smartphone ‘touch screen’, e di un’anziana signora che a causa della sua ‘disposofobia’ aveva così tanto riempito casa da essere costretta a vivere sull’uscio!
Salto al trafiletto accanto, dal titolo: ‘Complottismo italofobico’… troppo impegnativo per me, che sfoglio il giornale per passatempo mentre gusto dei deliziosi ‘macaron’ al bar, quindi volto pagina. Nella sezione economia si parla di come ci cambierà la vita la ‘criptomoneta’ e della ‘paraculaggine’ degli istituti bancari, niente di nuovo, o quasi!
Continuo a sfogliare in cerca di qualcosa di leggero, ma mi imbatto in un argomento delicato: i problemi dei ‘cogenitori’ ed i vantaggi della recente ‘adozione mite’.
Vado avanti e finalmente trovo qualcosa di più leggero: Chef ‘pentastellato’ cucina un succulento ‘pastrami’ in un ‘cooking show’ di successo… Leggero? Ma sicuramente non di facile digestione!
Passo alla sezione sport e scopro che durante l’ultimo match del Napoli una ‘bordocampista’ becca una pallonata in diretta, e l’ Atalanta subisce il ‘tiki-taka’ degli azzurri e ben tre gol. Per festeggiare il risultato il ‘capocurva’ inizia a ‘sfanalare’ all’impazzata lungo la strada di ritorno e viene fermato da una volante bergamasca.
Mi sento un po’ confusa e forse è meglio se chiudo il giornale, ed apro il dizionario per scoprire i 500 nuovi «italianogismi».
Forse dopo aver letto questo articolo vi sentirete meno ‘smart’ del solito anche voi, direi un po’ ‘babbiati’, state tranquilli è solo la lingua italiana che ci fa la ‘supercazzola’!