Applausi ripetuti ed anche a scena aperta per i ragazzi del classico e del linguistico che, con la regia di Teresa Staiano, hanno messo in scena “Baccanti” di Euripide al Diana di Nocera Inferiore
di Anna Vittoria Fattore
Dioniso e la tragedia greca: il non avere scelta. Ecco le colonne portanti dello spettacolo teatrale tenutosi ieri sera al teatro Diana di Nocera Inferiore.
Gli artefici di questo viaggio nel tempo sono stati gli alunni ed i docenti del Liceo Classico e Linguistico “Giambattista Vico”, pienamente supportati dalla dirigente scolastica, professoressa Teresa De Caprio. «Dobbiamo onorare il nostro liceo e riportare la creatività», così la Preside è intervenuta a fine spettacolo.
“Baccanti” di Euripide, l’opera messa in scena. Una scelta che, nonostante la sua elevata complessità, è stata interpretata in modo efficace ed innovativo dagli studenti della scuola superiore, diretti con una minuziosa cura dei dettagli dalla professoressa Teresa Staiano.
Scenografia, atmosfera, costumi: tutto opera dello straordinario estro di studenti e professori che hanno ancora voglia di fare. “Il sapere non è saggezza”, concetto più volte espresso durante la messa in scena, pensiero profondo che da Euripide è stato tramandato fino a noi. Anche il sindaco Manlio Torquato, dopo aver partecipato il 21 dicembre allo spettacolo dell’istituto superiore Alberto Galizia, dove futuri musicisti e ballerini hanno allietato la città di Nocera Inferiore nel teatro della loro scuola, ha assistito al debutto di una compagnia teatrale dalle inaspettate potenzialità: «Si conferma l’impegno che assumemmo tre anni fa – ha detto salendo sul palco a fine spettacolo a fianco della dirigente De Caprio – cioè rendere fluibile alle scuole il teatro comunale. Nocera è una città che esprime un mosaico di umanità e che si fonda principalmente sulla formazione scolastica. L’amministrazione ringrazia il liceo e non il contrario».
Un impegno costante dunque, che sta interessando molti alunni che, com’è giusto che sia, si battono per emergere. Sono in molti ad auspicarsi che questo sia solo l’inizio di una crescita morale che, a partire dalla recitazione, dalla musica e dal ballo, possa far elevare ancora di più l’efficienza delle scuole della nostra città.