Maria Laura Vigliar chiarisce tecnicamente i motivi della decisione dell’amministrazione Torquato formalizzata in Giunta il 30 novembre e sostiene: «Da questa azione più vantaggi che svantaggi per i ragazzi»

Non si smorza la polemica sulla chiusura del plesso scolastico sant’Anna di Fiano, programmato dall’amministrazione comunale a partire dalla fine di quest’anno didattico. Dopo la levata di scudi di genitori e di qualche componente la minoranza consiliare di Nocera Inferiore, decide di intervenire direttamente anche l’assessore al ramo, Maria Laura Vigliar.

Lo fa con una lunga dichiarazione con la quale sostiene le sue ragioni, che riportiamo di seguito:
«La presenza sul nostro territorio comunale di un plesso come quello di S. Anna di Fiano, – scrive l’assessore Vigliar – costituito attualmente da due pluriclassi di scuola primaria (con un numero di alunni iscritti superiore di appena due unità al numero massimo di diciotto alunni previsto per la costituzione di un’ unica pluriclasse) e di una sola sezione di scuola dell’infanzia (con un numero di alunni iscritti inferiore di sei unità a quello minimo previsto per la costituzione di una sezione), è in netto contrasto con le disposizioni ministeriali in materia di formazione delle classi e di costituzione degli organici delle scuole. In particolare, le ultime disposizioni del MIUR a riguardo, diramate con nota protocollo 6753 il 27 febbraio di quest’anno, ribadiscono la possibilità di attivare pluriclassi “solo in caso di necessità, in zone particolarmente disagiate, per evidenti ragioni di carattere didattico e per evitare oggettive difficoltà negli apprendimenti”.
La definizione di “zona disagiata” è, di norma, riferita ai comuni montani e alle piccole isole, e pertanto non può essere attribuita alla zona in cui sorge il plesso scolastico in questione che, sebbene periferica, non presenta caratteristiche tali da rendere difficili i collegamenti con altre zone della città.
Considerati e valutati, quindi, i disagi minimi che deriveranno all’utenza dal trasferimento degli alunni in altro plesso scolastico – conclude Maria Laura Vigliar, che conosce bene l’argomento in quanto è lei stessa dirigente scolastica – soprattutto se commisurati agli enormi vantaggi che ne deriveranno in termini di opportunità formative e di socializzazione, l’amministrazione ha ritenuto, nel pieno rispetto della normativa vigente, di adottare un provvedimento che, tra l’altro, comporterà vantaggi all’Ente anche per l’evidente riduzione dei costi di funzionamento e di manutenzione dell’edificio scolastico».
Basterà il chiarimento dell’assessore Vigliar a metter fine alla fortissima polemica di questi giorni? Staremo a vedere.

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