Noto in tutto il mondo per essere il luogo in cui Hanna e Barbera hanno ambientato la vita degli orsi Yoghi e Bubu, nasconde nel sottosuolo quello che ormai è stato stimato come il più grande vulcano del mondo. Una sua violenta eruzione modificherebbe totalmente la Terra come la conosciamo. L’ultimo ruggito ben 700mila anni fa
E’ grande quasi tre volte la grandezza stimata fino ad oggi il più grande vulcano del pianeta, nascosto sotto il rassicurante e bellissimo parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti e più precisamente nel Wyoming.
Uno studio condotto dagli scienziati dell’Università dello Utah ha scoperto che la gigantesca sacca di magma incandescente si estende per oltre 90 chilometri nel sottosuolo, con una capacità di 200-600 chilometri cubi di roccia fusa, quasi tre volte in più di quanto stimato in precedenza.
Il lavoro degli esperti universitari, presentato ad un convegno, è stato ulteriormente divulgato tramite una intervista rilasciata alla BBC.
Per mappare la camera magmatica, i ricercatori hanno utilizzato una rete di sismografi installata intorno al parco. «Abbiamo registrato i terremoti dentro e attorno a Yellowstone, misurando le onde sismiche mentre si propagano attraverso il terreno – ha spiegato Jamie Farrell della University of Utah – Le onde viaggiano più lentamente attraverso il materiale caldo e parzialmente fuso. Grazie a questa caratteristica possiamo misurare il contenuto del sottosuolo».
I nuovi dati diffusi dal gruppo di ricercatori indicano che le conseguenze di un’eventuale eruzione di Yellowstone sarebbero disastrose. L’ultima grande eruzione del vulcano si ritiene sia avvenuta circa 640mila anni fa, con il risultato di ricoprire di cenere l’interno Nord America e influenzare l’equilibrio climatico del pianeta.
Naturalmente sono in molti a chiedersi quando il gigante addormentato potrebbe svegliarsi di nuovo. Gli scienziati non sono in possesso di una risposta precisa.
Secondo le statistiche geologiche, il vulcano negli ultimi due anni sembra essersi messo in attività una volta ogni 700mila anni. Dato che l’ultima eruzione è avvenuta 640 mila anni fa, la prossima potrebbe accadere tra 60 mila anni.
Dall’Università sottolineano che sono necessari più dati per ottenere una previsione realistica, visto che sono state registrate solo tre eruzioni finora.
«Per calcolare la frequenza, abbiamo a disposizione solo l’intervallo tra tre eruzioni, quindi solo due cifre per arrivare ai famosi 700 mila anni – spiegano – Ma quante persone comprerebbero un titolo al mercato azionario con i dati dell’andamento di soli due giorni?».
I vulcani, infatti, non seguono cicli e comportamenti regolari: tra gli otto milioni e due milioni di anni fa lungo lo stesso tratto di placca continentale di Yellowstone le eruzioni sono state molto meno frequenti, ma decisamente più violente.