L’inchiesta sui falsi olii ha messo sotto accusa diversi marchi del Bel paese. Le miscele a basso costo sono ormai la norma ma non si deve contaminare un toccasana così prezioso per la nostra salute
di Annamaria Norvetto
Qualche anno fa la nota attrice Sophia Loren ebbe a dichiarare, nel corso di un’intervista, che gran parte della sua bellezza e del suo stato di salute si dovrebbero all’impiego dell’olio ricavato dalle olive, utilizzato anche quotidianamente da lei nella vasca da bagno, come idratante e nutritivo.
Per olio extra vergine di oliva si intende l’olio ottenuto dalla prima spremitura delle drupe, ovvero dei frutti (olive), della pianta Oleo europaea Leccino (meglio conosciuta come ulivo). I processi di estrazione dell’olio evo sono meccanici ma si esclude totalmente l’impiego di mezzi chimici poichè la lavorazione non deve incidere sulla qualità del prodotto finale.
«L’extravergine- spiega la dottoressa Farnetti, medico specialista in fisiopatologia della nutrizione e del metabolismo- è a tutti gli effetti un alimento funzionale, ricchissimo cioè di proprietà benefiche e protettive per l’organismo. Ovviamente si parla solo di oli di altissima qualità, lavorati nella maniera giusta, che conservano intatti quei composti che hanno effetti su vari organi del nostro corpo. Al contrario di quello che si crede, l’olio extravergine è un ottimo digestivo. Questo significa che aumenta la secrezione degli enzimi digestivi e la produzione di sali biliari: il fegato si stimola facendo partire nel modo giusto il flusso biliare, ed è esattamente quello che fa l’olio d’oliva. E siccome il colesterolo si elimina con il flusso biliare, ecco che mangiare olio tutti i giorni, ormai è dimostrato scientificamente, aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo».
Questo elisir dorato contiene ineguagliabili proprietà digestive e, al contrario di ciò che comunemente si crede, non fa ingrassare e non appesantisce. È preziosissimo per il benessere della pelle, in quanto aiuta l’assorbimento della vitamina E, e previene la proliferazione cellulare delle cellule cancerogene. «Dimostrati anche da molti studi scientifici, – conclude la dottoressa Farnetti – sono gli effetti anticancro dell’extravergine, dal momento che i suoi componenti inibiscono la proliferazione cellulare. Nei primi anni di vita è un alimento indispensabile, e la sua composizione è simile a quella del latte materno. L’olio evo è allo stesso tempo un grande alleato nel combattere una delle patologie più diffuse del nostro tempo: la sindrome metabolica. Un eccesso di insulina nell’organismo provoca l’insorgere di tumori, colesterolo alto, obesità, infarti, diabete. Aggiungendo olio extravergine nella dieta si riduce la quantità di insulina prodotta dall’organismo».
Infine, sappiamo ormai che l’olio extra vergine di oliva si altera meno alle alte temperature della frittura rispetto agli oli di semi. Questi ultimi, infatti, per la loro struttura chimica, sono più facilmente ossidabili e con l’ossidazione formano sostanze tossiche. «Friggere? Sì, ma a regola d’arte, in olio extra vergine di oliva – spiega l’oncologo ed esperto in nutrizione Franco Berrino – o in olio di sesamo come l’uomo ha sempre fatto prima della rivoluzione dei fast food, e a casa propria, oppure in ristoranti doc, ma non tutti i giorni e non solo patate! Il fritto è un ottimo modo per mangiare le verdure, e per farle piacere anche ai bambini. Una breve cottura, anche se a temperatura piuttosto alta, conserva le proprietà vitaminiche delle verdure. Tutto si può friggere: cipollotti, ravanelli, fagioli meraviglia, cavoletti di Bruxelles, cetriolini, fagiolini».