INCHIESTA ESCLUSIVA: Decine di vittime a Nocera e nell’Agro attratte dal bassissimo costo degli occhiali e dalla promessa d beneficenza a bambini. L’azienda all’oscuro ha già denunciato. Si tratta di banditi cinesi

Spopola in rete la truffa dei Ray Ban. Sono migliaia le persone, anche in tutto l’Agro nocerino, che sono cadute nel raggiro, e molti non denunciano l’accaduto per paura di essere canzonati.
Il sistema funziona con il solito metodo della condivisione su Facebook. Spesso a proporci di visitare la pagina sono i nostri stessi amici ignari di ciò che si nasconde sotto, e che magari stanno essi stessi per cadere nella frode.

Cliccando sul link proposto dai nostri amici si arriva alla pagina facebook che fa promozione a questo sedicente evento annuale di beneficenza (nella foto a sinistra).
Una grafica accattivante offre gli occhiali della celebre casa non solo a 22 euro e 56 centesimi, ma promette anche che ben il cinquanta per cento dell’incasso andrà ad alimentare un fondo di beneficenza per bambini. Un’occasione troppo allettante per non approfittarne. Quando lo sprovveduto dal cuore buono clicca sul bottone “compra ora” si viene condotti sul sito www.rbbenefit.com, che anche nello stile ricorda molto quello originale di proprietà della Luxottica.
Quando si scelgono degli occhiali tutto funziona e potrebbe sembrare davvero qualcosa di “ufficiale”. Quando ci si registra non arriva nessuna mail per la conferma e questo è sicuramente strano per un sito di una grossa azienda.
Scopriamo poi che ci sono 15 euro di spese di spedizione, che sono una enormità rispetto al costo degli occhiali.
Insospettiti dalle anomalie abbiamo provato a vedere a chi appartiene il sito rbbenefit, scoprendo che è stato registrato in Cina in modo anonimo, mentre quello originale Ray Ban, come si vede dal dettaglio, mostra regolarmente la proprietà Luxottica e riporta ogni dettalio che permette di identificare l’azienda.

Abbiamo scoperto poi che questa dell’evento di beneficenza Ray Ban non solo non è una iniziativa della Luxottica, ma che si tratta di una vera truffa e i malcapitati non solo non aiutano bambini e non ricevono gli occhiali acquistati, ma le loro carte di credito spesso vengono usate per altre operazioni criminali, con tutti i danni economici e burocratici che ne derivano. L’azienda ha già segnalato questo problema, ma non sempre è facile intervenire quando la truffa parte da altre nazioni, come la Cina, dove è difficile che la polizia possa intervenire rapidamente ed efficacemente.
Siete avvisati.

 

 

Nell’ordine, dall’alto, la pagina facebook del finto evento, la schermata della proprietà del finto sito Ray Ban, quello vero di proprietà Luxottica, e la schermata del finto sito di vendita occhiali

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