Schermaglie di avvicinamento tra il primo cittadino ed il Partito democratico. Il circolo cittadino contesta di avere un ruolo marginale, che Landolfi invece smentisce. Frastornati e disorientati i sostenitori della prima ora, che non vedono di buon occhio l’apertura del sindaco, che però potrebbe star operando per rafforzare il suo progetto per la città
“Nocera Inferiore, Torquato quasi pronto al grande passo”. Così titolava il Risorgimento Nocerino il 20 giugno del 2014, quando voci di un dialogo sotterraneo in corso tra il Pd e il primo cittadino di Nocera Inferiore erano diventate davvero insistenti.
In quell’occasione ci domandavamo: “Resta solo da verificare cosa penserà del cambio di fronte in arrivo la platea, ben ampia, che ha votato l’attuale sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. Essa è composta da una fascia trasversale che ha creduto in lui e lo ha sostenuto in modo plebiscitario. Reggerà alla fine della trasversalità manifestata dal primo cittadino?”.
In questi giorni il discorso che noi avevamo anticipato torna prepotentemente alla ribalta, grazie anche al segretario cittadino del Pd, Alfonso Oliva, che stando a quanto riportato su un quotidiano salernitano preferisce non commentare la situazione. Ma solo, intuiamo, perché radio marciapiede vuole che la vicenda stia passando attraverso l’asse Landolfi – De Luca e non attraverso fatti che si svolgano all’interno delle mura cittadine, malgrado le smentite dello stesso Landolfi.
«Farà rivoltare il papà nella tomba!», proclama roboante più d’una persona che l’affetto per quel grandissimo galantuomo di Fulvio Torquato non lo ha perso ancora, a dispetto degli anni trascorsi, e che pur conscio che la geografia politica in Italia è totalmente cambiata vedrebbe ancora come un affronto insopportabile un’apertura del sindaco alla pseudosinistra (qual è nei fatti ora) che fa parte del Partito democratico. E da più parti si aggiunge: «C’è già un’altra persona, proveniente dalla destra, che ha tentato di fare un percorso simile. Si chiama Gianfranco Fini, e sappiamo tutti com’è finita».
Ma in fondo Torquato potrebbe star meditando tutto con grande lungimiranza. Senza una destra, che di fatto a Nocera Inferiore non esiste più, l’unica alternativa per continuare a lavorare per la sua città può essere quella del dialogare con chi in questo momento ha le redini in mano. E questo qualcuno si chiama Pd, o meglio, Vincenzo De Luca.
Naturalmente, legge Severino permettendo…