Fioccano denunce e proteste per una categoria che costituisce l’introito principale delle Ferrovie statali, ma che da queste continua ad essere maltrattato oltre ogni decenza
E’ ormai storia di ogni giorno per studenti e lavoratori nocerini, costretti a fare i conti con il vecchio convoglio regionale delle 7.46 (diretto a Salerno). Carrozze consunte, sporche e prive della manutenzione necessaria: le porte di un vagone hanno continuato a sbattere durante tutta la tratta e da diversi fori sul tettuccio gocce di pioggia hanno imbrattato alcuni sedili, rendendo impossibile restare seduti.
I pendolari non sono nuovi a questo genere di inconvenienti: spesso il convoglio è dotato di due solo carrozze, costringendo gli utenti della fascia oraria più delicata (quella – appunto – che coincide con l’apertura delle scuole e degli uffici) a subire spintoni per cercare un posto a sedere o trovare un esiguo spazio nel corridoio, restando accalcati come sardine, e tutto questo in barba alle più elementari norme di sicurezza.
Come se non bastasse, l’ “anzianità” di questo determinato treno comporta continue problematicità che inevitabilmente causano ritardi alla corsa.
I pendolari chiedono che il convoglio in questione venga sostituito definitivamente da un modello più recente, con più carrozze e posti a sedere, e meno incomodi.