Il generale dei carabinieri fu comandante della compagnia cittadina dei carabinieri dal 1979 al 1984. Il sindaco: «Fu difensore della legalità e della società civile negli anni ’80», ed aggiunge: «Vogliamo riscoprire la memoria locale per ricostruire la nostra identità»
di Francesca Fasolino
Si è tenuta questa mattina la cerimonia di intitolazione all’ufficiale dei carabinieri della piazza antistante il cimitero di Nocera Inferiore. Scomparso all’età di 55 anni, in seguito ad un incidente stradale nel 2004, il generale Gennaro Niglio aveva prestato servizio nella nostra città dal 1979 al 1984, da capitano, al comando della compagnia di Nocera Inferiore.
Ad aprire la manifestazione è stato il primo cittadino di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, che ha ricordato la figura del militare siciliano sottolineandone il coraggio e la determinazione. «Nonostante non sia stato nocerino di nascita – ha detto il sindaco – Niglio è la conferma che il valore delle persone può essere un valido contributo per una comunità in un periodo difficile. Oltre ad essere un recupero di memoria, questo di oggi è un vero atto sentito».
Presenti alla cerimonia l’arma dei carabinieri e Riccardo Piermarini, comandante provinciale dei carabinieri di Salerno, che si è rivolto ai numerosi cittadini accorsi. «Gennaro Niglio è una testimonianza forte sia per noi che per i cittadini – ha dichiarato il comandante provinciale – una traccia indelebile che ha operato a Nocera Inferiore e in altre parti della Campania con vigore, dando prova della forza dello stato contro la criminalità organizzata».
Dopo la benedizione è stato ricordato l’episodio che gli è valso la medaglia d’argento al valore militare: la cattura di alcuni criminali in un’operazione contro la malavita, a Corbara, nonostante avesse riportato nell’azione serie ferite.