Gli amletici dubbi di una ragazzina pronta ad un incontro che poteva trasformarsi in altro offre l’occasione di parlare di un argomento tutt’altro che banale. E allora via ai consigli per vincere la guerra

Anche la moda ha i suoi dubbi esistenziali. Sulla scia dell’amletico “Essere o non Essere”, lo “indosso o non lo indosso”? Questo è il problema! In settimana la mia attenzione è caduta su una situazione reale, capitata ad una persona a me vicina. Principale scopo di tout court è e sarà sempre applicare il fashion alla vita di tutti i giorni, riuscendo così ad essere pronte ad ogni occasione. La ragazzina del piano di sopra, costola aggiunta di mia sorella, a cui con i suoi occhi d’adolescente in piena crisi d’identità e accettazione guarda ammirata come una vestale con la sua signora, in una delle scorse sere aveva un appuntamento con un suo amico, ma non troppo, e… è corsa giù in piena crisi ponendo a me, giornalista di moda (è così che mi chiama), la ferale domanda: cosa devo indossare?

I suoi dubbi: voglio essere ben vestita e alla moda come sempre, ma non voglio essere eccessiva, siamo comunque amici cioè ci conosciamo già da anni(personalmente credo si riferisse a quando andavano all’asilo), e non voglio dare di me un’idea sbagliata ne tantomeno passare per una disperata che, parole testuali, “si fa film”, che mi metto? Che mi metto? Che mi metto? Questo furetto impazzito oltre a divertirmi con la sua “gravissima problematica” mi ha aperto un mondo… Cosa indossare ad un primo appuntamento che teoricamente appuntamento non è? Evitiamo gli eccessi, ci sentiremmo fuori luogo, ancor più impacciate di quel che generalmente si è, precludendo così una chiacchierata fluida e disinvolta elemento essenziale per creare un’atmosfera confidenziale senza la quale sarebbe meglio morire. La vanità è donna, anche se recentemente vi è un po’ di confusione a riguardo, quindi ricercatezza e glamour non possono mancare, saranno presenti ma in maniera latente. Evitate i tacchi, so che sembra un consiglio assurdo e controproducente ma, evitateli, portarli vi indurrebbe ad un’andatura più elegante, ma lenta e cadenzata, e invece tenere il passo, muoversi liberamente, non avere alcun tipo di barriera architettonica, condurranno nella giusta direzione. Inglesine, mocassini, nappine, pelle o vernice, nei classici total black o testa di moro, pantaleggins in eco pelle, sexy come i pantaloni ma più morbidi e dunque meno aggressivi, top in semplice cotone oversize (il grigio come colore non sbaglia mai) camicia della stessa morbidezza del sotto giacca, in pandant con pantaloni e scarpe, chiodo di pelle e tessuto, foulard voluttuosi e colorati chiudono l’outfit i cui accessori dovranno essere catalizzanti ma non appariscenti. No pietre si a orecchini, bracciali e anelli interamente di metallo, un particolare che vi farà ricordare, ad esempio l’anello al mignolo, rigorosamente sempre lo stesso, rigorosamente impattante. Sarete così, belle in linea con il vostro trend modaiolo, senza però sentirsi costrette in abiti poco adatti ad una seratina tra “amici”. Dimenticavo, alla mia piccola donna ho consigliato sneakers, le sempre ricercate Superga sono un passepartout, jeans skinny ma col risvolto, che si sa fa simpatia, e una felpa con inserti in macramè e piccole perline. Appena la vedo devo chiederle se il film le è piaciuto. Inutile dirlo prima di ogni scelta tenete sempre a mente le “tavole di moda” (primo articolo della rubrica).

Maria Pepe

 

 

Alla prossima!
la vostra
Maria Pepe

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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