Restituiti alla vivibilità cittadina i luoghi in cui vi fu in epoca borbonica il carcere mandamentale, la sede del Comune di Nocera Corpo e dove fu eletto nel 1834 il primo sindaco della città unica, Domenico Fronda
Inaugurata stamani scoprendo una lapide che ne ricorda parte della storia e l’importanza per i nocerini la rinnovata piazzetta Petrosini.
A scoprire il velo davanti a tantissimi convenuti il primo cittadino, Manlio Torquato, “aiutato” dall’assessore ai lavori pubblici Ciro Amato.
«Il palazzo che affaccia su questa rinnovata piazzetta – ha evidenziato il sindaco – era parte importante della storia nocerina già prima della divisione del Comune in Nocera Inferiore e Nocera Superiore. Questo è stato un luogo che fiancheggiava quella che veniva denominata “via della Libertà”. Era l’antica sede del municipio di Nocera Corpo e poi è stata più di recente, fra il ‘700 e il ‘900, sede di carcere mandamentale durante l’epoca borbonica e durante il Regno d’Italia, e poi sede giudiziaria ospitando la vecchia Pretura e poi il magistrale. Si tratta di un luogo simbolico, continua Torquato, che abbiamo voluto riqualificare – e ringrazio l’ufficio tecnico di Nocera per il lavoro fatto – senza eccedere in attività di carattere edilizio-architettonico».
Secondo il primo cittadino Nocera Inferiore si è confermata essere il polo giudiziario più importante della provincia di Salerno, con l’eccezione ovvia del capoluogo che è sede di Corte di Appello.
«Si tratta – continua il sindaco – di un luogo storico. E noi stiamo lentamente ma costantemente ripristinando tutti i luoghi storici della città perché senza essi non si ha nè memoria nè futuro. Lo scorso dicembre abbiamo restituito alla città piazza del Corso, e stiamo ora completando, in collaborazione con l’Università di Salerno, il recupero delle esistenze archeologiche sotto quella piazza, che sono accessibili e visitabili. Abbiamo l’anno scorso, grazie all’artista Mariano Trotta, ripristinato davanti all’omonimo liceo il busto di Giambattista Vico, che i ragazzi dovrebbero rispettare e non scarabocchiare come invece è già successo. Se continueremo in quest’opera di riqualificazione – tra l’altro poco onerosa per il Comune – Nocera si riconfermerà anche per il futuro la città dell’importanza che aveva appena fino al secolo scorso».