Il centro, diretto dall’avvocato Veronica Avella, ha già iniziato nuove cause contro le richieste dell’azienda che gestisce le risorse idriche, che dopo aver annullato le “partite ante 2012” ora cerca di riscuotere illegittimamente conguagli a partire dal 2005
Riapre la sua battaglia contro la Gori lo “Sportello donna” di Nocera Superiore. Dopo aver ottenuto nella primavera scorsa importanti vittorie con l’annullamento delle ormai tristemente famose bollette contenenti le “partite pregresse ante 2012” che tante poteste hanno suscitato negli utenti, ora si affilano le unghie contro gli annunciati conguagli che faranno rientrare dalla finestra quel che la Giustizia aveva fatto uscire dalla porta principale.
A condurre questa guerra di civiltà è Veronica Avella, avvocato civilista, che da anni opera gratuitamente nell’ambito delle attività dell’associazione Nova Sociale ogni mercoledì dalle 17 alle 18:30 presso la parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli.
«Abbiamo rappresentato oltre duecento utenti – spiega l’avvocato Avella – ottenendo per tutti l’annullamento delle bolette e l’emissione delle note di credito. Chi aveva già pagato si è visto invece restituire i soldi. Ora invece c’è in arrivo questa nuova tipologia di richieste, denominate conguaglio più acconto. Si tratta di fatture calcolate su consumi presunti e non effettivi, con l’aggiunta di cosiddetti conguagli che partono in alcuni casi addirittura dal 2005. Si tratta di somme richieste illegittimamente perché superano la prescrizione quinquennale, come recita l’articolo 2948, comma quarto, del codice civile. Abbiamo già presentato le prime cause e attendiamo le decisione dei giudici».
-Ma si parla anche di minacce di distacco se non si paga…
«Non possono staccare l’acqua per nessun motivo – risponde Veronica Avella – E’ un bene primario irrinunciabile. Eppure in barba ad ogni legge lo hanno già fatto. E comunque voglio sottolinearlo: operiamo senza costi per gli utenti».
-Ovviamente il nome dello sportello, attivo da oltre cinque anni, fa intendere che vi occupiate anche di altro.
«Si, ci occupiamo tra le altre cose di tutela dei cittadini – risponde la civilista – di problematiche domestiche e di violenze in famiglia».