I prodotti caseari imperano sulle nostre tavole. Gran parte della popolazione occidentale ne ignora le conseguenze. Eppure i latticini celano seri danni per la nostra salute
di Annamaria Norvetto
Gli esseri umani sono gli unici animali che consumano il latte di altre specie. Si tratta di un’abitudine contro natura poiché il latte della mucca fa bene ai vitelli, così come il latte della donna è funzionale ai bisogni del neonato. Non si può pensare di invertire la natura senza provocare delle conseguenze tangibili. Infatti, ciò che accade è che la maggioranza delle persone che bevono latte vaccino sono intolleranti al lattosio, cioè sono privi dell’enzima (lattasi) necessario per agire sullo zucchero contenuto nel latte, e poterlo così digerire in maniera ottimale.
«Fino ai due anni i bambini dovrebbero essere alimentati con latte materno. Dopo i due anni, dimenticate ogni tipo di latte». Ad affermarlo era Benjiamin Spock, padre della moderna pediatria.
Il calcio del latte vaccino è assorbito male dall’uomo. Esiste un vero e proprio mito sull’importanza di assumere latticini per fissare il calcio nelle ossa. Considerando che il latte è contenuto in tutti i tipi di formaggio, negli yogurt, nelle merendine, nei gelati e in moltissimi dolci, si fa ben presto a intuire che nei paesi occidentali assumiamo quotidianamente un overdose di calcio. Se l’introito di calcio nell’organismo è eccessivo, si genera una ridotta capacità di assorbimento di magnesio, da cui dipende la regolazione degli ormoni responsabili della salute ossea. Di conseguenza, se il calcio ingerito è troppo, le ossa diventano più fragili, i livelli di colesterolo s’innalzano, aumenta il rischio di sviluppare carie, manifestazioni artritiche e calcoli renali. Meglio assumere calcio da fonti vegetali come verdure a foglia verde e crucifere (che ne sono ricchissime), legumi, arance, tofu, mandorle,alghe e semi oleosi.
I danni della caseina
Le proteine derivanti dal latte, in particolar modo la caseina, sono ormai ritenute dalla comunità scientifica dei promotori oncogeni. La caseina è degradata da processi industriali, primo tra tutti la pastorizzazione, a cui tutto il latte viene sottoposto per abbatterne la carica batterica e aumentarne la conservabilità. La caseina denaturata e ingerita causa un’alterata permeabilità intestinale che predispone a una serie di patologie autoimmuni e infiammatorie, oltre ad aumentare il muco nell’organismo.