A causa di un travaso di dati tra due sistemi informatici, molte sono state cancellate, e agli utenti toccherà ripresentare i documenti per riottenerle. Il disagio dei malati cronici
di Nino Maiorino
Qualche giorno fa i lettori di questa testata hanno avuto la pazienza di leggere la prima puntata di una mia traversia, personale ma non tanto, giacché ho poi scoperto, su ammissione degli stessi addetti ai lavori, che sembra una emergenza generalizzata.
La mia esenzione per patologia risultava attiva per il mio medico di base, ma non per dell’ASL che l’aveva da sei (dico sei!) anni cancellata, pure se nell’archivio informatico ASL risultava l’esenzione e il tipo.
E giacché la specifica patologia “non scade” (purtroppo è a vita) e il mio medico di base questo sapeva (e sa) che è così, non ci si spiegava la incongruenza che, poi, i responsabili del Distretto sanitario hanno chiarito.
Nel travaso dei dati tra un sistema informatico precedente e quello attuale sembra che qualche elemento era andato “smarrito”, e non solo per me, giacché sembra che io sia in buona e numerosa compagnia.
L’efficienza della struttura del Distretto di appartenenza ha consentito di risolvere il problema senza nuove visite, nuove indagini diagnostiche e conseguenti spese (almeno di ticket).
Ciò non fa venire meno le considerazioni del precedente “sfogo”, e cioè:
Come sia possibile che ai pazienti affetti da una determinata patologia inguaribile venga tolta l’esenzione, senza che nessuno lo sappia, meno che mai il medico di base.
Come sia possibile che le vittime di tale errore siano poi costrette a ripresentare ex-novo tutta la documentazione per il ripristino dell’esenzione (disagio a me risparmiato).
Per ultimo, come sia possibile (ma probabilmente questo è l’aspetto più importante) che due archivi informatici, entrambi di provenienza ASL, non abbiano i dati “allineati” per cui al medico di base non risulta la stessa situazione registrata nell’archivio dell’ASL .
Dal che si deduce che, nonostante la “spinta” informatizzazione della Struttura Sanitaria regionale, in Campania, contrariamente alle altre Regioni italiane, si è ancora in alto mare, giacché risulta che queste sfasature in altre Regioni non avvengono.