Via Domenico Rea è sempre più spesso occasione di premere a fondo sull’accelleratore quando non ci sono semafori rossi che lo impediscano. A rischio pedoni e quattrozampe. Invocati provvedimenti per fermare i “piloti improvvisati”
di Enrica Granato
“La solidarietà è agire contro le ingiustizie”, sosteneva Henri Antoine Grouès.
Ed un bell’esempio in merito è stato offerto non più tardi di ieri pomeriggio (17 agosto 2015) in via Rea da un gruppo di persone, intervenute per salvare un gattino in difficoltà.
Intorno alle ore 16, alcuni passanti hanno visto un’auto sfrecciare a gran velocità in via Rea: la zona non è nuova a questo genere di situazioni poichè il rettilineo rappresenta il percorso ideale per provare l’ebbrezza di pigiare il piede sull’acceleratore quando il semaforo non obbliga alla sosta. Purtroppo, a fare le spese di tanta ebbrezza, sono spesso i randagi che incautamente attraversano la strada. Com’è accaduto ieri, quando un automobilista -all’altezza dell’incrocio con via Dentice – ha travolto un giovane gatto bianco (simil siamese) ed ha proseguito il percorso senza fermarsi a prestare soccorso o avvisare chi di dovere.
Il gatto è rimasto tremolante e tramortito sull’asfalto, sanguinante, ferito ad una zampa ed alla testa, con il bulbo oculare dell’occhio destro leggermente fuoriuscito dall’orbita a seguito del colpo. In molti, notandolo, avrebbero chiuso gli occhi davanti a quella scena straziante, dando il poveretto per spacciato e considerando una perdita di tempo perfino un minimo intervento .
Le persone che in quel momento si trovavano sul posto ed hanno assistito alla scena, invece, si sono mobilitate per aiutarlo, facendo partire una vera e propria gara di solidarietà: c’è stato , infatti, chi ha spostato delicatamente l’animale accanto al marciapiede per evitare che le vetture in transito lo schiacciassero, mentre una coppia di fratelli residenti in zona sono accorsi con una cestino in vimini e degli stracci, ed altri hanno cercato di contattare un veterinario.
Fortuna ha voluto che proprio in quel momento ne passasse uno.
La dottoressa Marianna De Martino era a bordo della sua auto quando ha visto il gruppo di persone davanti al gatto: ha prontamente accostato e si è subito offerta di prestare soccorso nella sua clinica. Dopo essersi eticamente assicurata di non intralciare il lavoro di colleghi già avvisati ha caricato il prezioso cesto ed è partita, accompagnata dall’avvocato Alessandra Ramunni che era rimasta china sul gatto per ripararlo con gli stracci e si è anche offerta di pagarne le cure.
Al momento l’animale, medicato e visitato, è in osservazione mentre su Facebook – tramite passaparola – in molti si sono appassionati a questa storia e si stanno mobilitando per rintracciare il suo proprietario (nel caso ne avesse uno) o un adottante.