Questa volta non ne posso proprio fare a meno di stare zitto. Il motivo? Lo stato delle strade nel nostro martoriato Agro nocerino.

Con l’eccezione di Nocera Inferiore, dove il sindaco Manlio Torquato ha sistemato quasi tutte quelle del centro e – come apprendo da qualche soddisfatto utente di Facebook che pubblica tanto di foto – sta cominciando a sistemare anche quelle della periferia, il resto è vergogna allo stato puro. E’ una situazione assolutamente catastrofica quella di via della Libertà a Roccapiemonte, dove mi pare proprio di capire che troppe persone nascondano le loro inefficienze con la scusa che sia una provinciale. Ma per la verità quelle comunali non sono affatto un biliardo, nel senso dell’esser lisce e perfette: buche e spaccature interessano ormai anche buona parte di quelle che non sono fatte con il vecchio e quasi eterno basolato (Roma docet anche in questo).
Stesso discorso a Castel San Giorgio, dove ad essere un disastro è la rete di strade che collegano il casello A30 con l’interno: ci sono rappezzi a pioggia e veri e propri serpentoni di asfalto messo a “peggio non si potrebbe” che attentano seriamente alla incolumità di qualche malcapitato motociclista, ma anche a balestre e ammortizzatori di ben più solide auto e camion.
Vogliamo poi parlare di Nocera Superiore? Meglio scrivere “non pervenuta”. Via Vincenzo Russo, ormai più che una strada un insieme disordinato di rattoppi e buche, non viene rifatta da quando fu aperta negli anni ’70. Idem via Matteotti. Via Garibaldi è un vero e proprio attentato all’incolumità pubblica (si, ma è colpa della provincia visto che la strada è sua, risponderà qualcuno).
Ora, benché sia facile fare l’allenatore comodamente seduto in poltrona con una mano nel sacchetto dei popcorn e l’altra che stringe una fresca bibita, credo che anche all’amministratore più sprovveduto venga in mente che il decoro della sua città e la sicurezza dei suoi cittadini possano valere anche un corteo, alla testa dei suoi amministrati, che cinga d’assedio la sede di una (sempre più) fatiscente e vuota di significati provincia di Salerno, pretendendo che ad horas si faccia il necessario per dare fruibilità e sicurezza alle strade. E valga, parimenti, una denuncia vergata di proprio pugno ad amministratori provinciali presenti e passati, e ai dirigenti dei servizi di manutenzione che non si son dimostrati meno omissivi nel loro compito, da inoltrare a Procura e Corte dei Conti. La prima perché accerti quante morti sulle strade provinciali possano esser dipese dalla cattiva manutenzione. LA seconda perché si faccia rimborsare, da amministratori e funzionari, fino all’ultimo centesimo di euro di quelli spesi a rimborsare danni (veri o – purtoppo – falsi che siano stati) subiti dai cittadini sulle strade cosiddette “provinciali”.
E non ditemi, per piacere, che vivo nel mondo del “Mulino bianco”: se vogliamo salvarci rialziamo le teste!

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