Giulio CasoIl luogo dove il professionista è sprofondato, ora segnato con boe. Nel riquadro Giulio Caso

Il professionista è stato inghiottito da una buca coperta da alghe mentre passeggiava nell’acqua a mezzo metro dalla riva

Giulio Caso
Il luogo dove il professionista è sprofondato, ora segnato con boe. Nel riquadro Giulio Caso
Ha rischiato seriamente la morte il geologo nocerino Giulio Caso. L’episodio è avvenuto ieri ad Agropoli, dove il professionista sta godendosi le meritate vacanze.

E’ lui stesso a raccontare l’episodio, ancora scosso: «Ieri mattina, mentre passeggiavo sulla spiaggia ad Agropoli, sono improvvisamente stato inghiottito da una invisibile buca, coperta totalmente da alghe, a mezzo metro dalla riva. La senzazione è stata terribile! Una buca di oltre un metro e mezzo, quasi sabbie mobili. Scalciando sprofondavo sempre più. All’improvviso, ovviamente molto impaurito, mi sono ricordato di un documentario che illustrava come uscire dalle sabbie mobili, e mi sono piegato fino ad arrivare ad essere in orizzontale, inspirando molta aria. Solo così sono riuscito a venirne fuori, muovendo le braccia a farfalla. Adesso hanno messo le boe intorno all’area ed il sommozzatore che poi ha fatto una ispezione della buca mi ha detto che lo strato di alghe è di circa un metro e mezzo. Sarebbe stato quasi impossibile uscirne se mi fossi fatto prendere dal panico».
La vicenda ha rischiato davvero di assumere toni drammatici: quando il professionista nocerino si è visto sprofondare senza comprendere in che modo i bagnanti adulti erano decisamente distanti da lui e, come lui stesso ci racconta, chi avesse tentato di soccorrerlo avrebbe seguito la sua stessa sorte.

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