A tre anni dal suo insediamento, il primo cittadino di Nocera Inferiore traccia un bilancio dell’attività dell’amministrazione da lui guidata. E’ il disegno di una graduale ma concreta rinascita di una comunità
di Manlio Torquato
In tre anni abbiamo fatto molto, ma non ancora quanto basta. Abbiamo ridotto costi e spese pazze, recuperato debiti e tagliato dirigenze, e reinquadrato il personale con progressivi aggiustamenti. Avviato la più grande manovra di riequilibrio finanziario degli ultimi 20 anni. Abbiamo riportato un’idea di imparzialità istituzionale al Comune, di rispetto delle regole. Abbiamo risolto questioni annose come la liquidazione della SeTA, autentico cancro debitorio della nostra città, o la gestione cimiteriale, siamo usciti dalla Patto Territoriale e Salerno Sviluppo, enti ormai inutili; tutelato le aree agricole, adottato il nuovo PUC , rimesso in moto i Piani di Insediamento Produttivi (Fosso Imperatore e Casarzano), lanciato l’idea della grande musealità alla Caserma Tofano (con una convegnistica di eccezione). Sostenuto battaglia per l’acqua pubblica contro la GORI. Abbiamo riattivato un minimo trasporto pubblico urbano e ricapitalizzato il CSTP salvando posti di lavoro ed il trasporto per operai e studenti. Abbiamo avviato piccoli lavori di riqualificazione urbana in tutta la città, numerosi rifacimenti stradali, riqualificato luoghi (da Casolla al centro cittadino) completato e inaugurato il Palasport che attendeva da 30 anni portandoci concerti e basket, riqualificato piazza del Corso che era un’orrenda ferita e che oggi è il centro della “movida” cittadina. Riaperto le porte del castello del Parco e Palazzo Fienga a iniziative e cerimonie di prestigio. Controlliamo personalmente, lavori e servizi, metro per metro, rione per rione, contro sporcizia ed inciviltà. Ma soprattutto abbiamo ridato voce e orgoglio ai Nocerini di vivere Nocera. Nocera Città della Cultura, Nocera Città della Musica, le notti bianche in città, il Natale di nuovo in piazza, il concerto del primo maggio. Nocera oggi attrae persone dall’intero Agro. E’ di nuovo viva. Ma non basta. Lo so, lo sappiamo. Da qui a 2 anni dovrà completarsi il lavoro avviato 3 anni fa in una città al collasso per rifiuti, debiti e inerzia, dopo un doppio commissariamento prefettizio, dopo che erano saltati servizi e qualità della vita. E continuare a ridare orgoglio a questa città, con serietà e coraggio. Ed avviare la più grande opera di rilancio che la nostra comunità abbia conosciuto dopo anni di profonda crisi. Nei prossimi due anni. Per Nocera.