Torna oggi, il nostro amico Nino Ranucci, con una poesia decisamente divertente:
racconta una storia tutt’altro che inverosimile che, al di là della possibile malizia che vi è contenuta, non può non donare un momento di ilare serenità.
E allora, cari lettori, buone risate a voi!
IL CORNUTO
Dire che il mondo è pieno di cornuti
è senza dubbio falso e irriverente
ma è anche vero che quello dei fottuti
è un numero sempre più crescente.
C’è il cornuto che impreca alla sua sorte
e si fa prendere dalla disperazione
e c’è invece chi insieme alla consorte
trae vantaggio da quella posizione.
Anche a me fu dato del cornuto
e se avete un poco di pazienza
passo a raccontarvi in un minuto
quella che fu la triste circostanza.
Ero in auto con la mia “signora”
e procedevo molto lentamente
mentre dietro a più di cento all’ora
chiedeva la strada un altro conducente.
Ma non potevo pensare a quel gradasso
che procedeva a mo’ di gladiatore
tanto che all’atto del sorpasso
per poco non finiva al Creatore.
Fu a quel punto che quel gran fottuto
passando come fosse un uragano
mi guarda e strilla “pezzo di cornuto”
facendo anche il gesto con la mano.
Ma tu guarda quello che cretino!
dico stanco e verde dalla bile
ma la “signora”con gesto repentino
si rannicchia tutta sul sedile.
Ma cosa c’è!? Chiedo preoccupato
e lei facendo segno con il dito
zitto, dice, ché quello che ha gridato
si … quello del cornuto … è mio marito.
Nino Ranucci