nocera anni 60

nocera anni 60Seguivo distrattamente un servizio del Tg uno sulle regionali in Campania questa sera. Accipicchia: l’ho detto…Distrattamente. Grave per chi di giornalismo ha vissuto per una vita, direte voi leggendo!

Grave per chi quel marchio se lo porta impresso nel dna, aggiungo io. Ma le circostanze…
Comunque, riacciuffiamo il bandolo della matassa. Regionali in Campania. Un po’ mi appartengono ancora, visto che la mia residenza è lì e che, come mi sento ripetere più che spesso, il domicilio di fatto non esiste. Di fatto perché poi, nella realtà, qui dove sono domiciliata usufruisco di tutti i servizi di cui beneficia un cittadino residente. Bha!
Regionali in Campania: ecco l’origine della mia breve riflessione formulata tra un segno di penna rossa apposto sull’ultima verifica di geografia e la pentola con l’acqua che gorgoglia sul fornello invocando che io cali la pasta per Vinny. In sottofondo una colonna sonora un po’ confusionaria fatta dalle voci dei cartoni che si mescolano con stralci di telegiornale ascoltato seguito in streaming via computer. Sarà anche che mi sono distratta prima e durante, ma in questa campagna elettorale mi aspettavo di veder rispolverate tante idee oscillanti tra il faraonico ed il realistico. A partire da quelle relative alla viabilità. Nocerina in primis. Ora voi direte, ma quelle non sono faccende cittadine? Io penso di no, vista la portata. E non solo economica. Penso di “no”, dal momento che rivoluzioni copernicane in ambito stradale, in un Agro senza soluzione di continuità come il nostro, comporta necessariamente l’interessamento ed in coinvolgimento dell’intero bacino.  Proprio per questo, proprio in ragione della vastità dell’area interessata, mi sarei aspettata che qualcuno sull’argomento accendesse i riflettori tentando di strappare qualche promessa un po’ più concreta del blabla elettoralistico… Per esempio, ricordate la famosa pedemontana alternativa alla Statale 18? Quella che lasciava presagire l’esorcismo del traffico caotico in una strada che di Statale non ha oramai più nulla… quella che si riprometteva di snellire la circolazione abbattendo i tassi di inquinamento da gas di scarico e sconfiggendo una delle ragioni di una patologia classificabile come “ulcera da permanenza alla guida”? Silenzio. Lo stesso di trent’anni interrotti solo, di tanto in tanto, dal riaffiorare di idee, di progetti, di promesse destinate a rimanere tali, di sogni tirati fuori dal cassetto, di bugie dette a fin di bene per lasciare immaginare un futuro più roseo. Ma forse, dopo l’ondata negativa di notizie di cronaca che hanno acceso i riflettori su strade, ponti ed affini, il silenzio è, quanto meno,  la …via più comoda

Pat

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