immagine conferenza andeUn momento della conferenza. Tra i presenti, il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, il primo cittadino di Pagani Salvatore Bottone e la vecesindaco di Nocera Superiore Maria Giuseppa Vigorito

Giunta alla decima edizione, la manifestazione si è svolta, tra l’altro,  con il patrocinio morale delle amministrazioni comunali d Nocera Inferiore e Superiore, e di Pagani

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Un momento della conferenza. Tra i presenti, il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, il primo cittadino di Pagani Salvatore Bottone e la vecesindaco di Nocera Superiore Maria Giuseppa Vigorito

 

 

di Francesca Fasolino

Si è tenuta questa mattina, nella sala consiliare del comune di Nocera Inferiore, la premiazione della decima edizione del Premio Civitas, che conclude il progetto Cultura vs Mafia organizzato dall’associazione Ande Nocera e che coinvolge scuole del territorio. Il Premio è stato assegnato ad Elisabetta Tripoli, sindaco di Rosarno, comune della Provincia di Reggio Calabria che ha dichiarato: «Amministrare non è facile, ma è importante farlo per il bene comune e per l’affermazione di principi quali la dignità, l’uguaglianza, la libertà. Sono principi che hanno guidato la mia attività e che spero siano da esempio per le generazioni future». L’incontro, moderato da Gigliola Famiglietti, presidente dell’Ande, è stato aperto dal primo cittadino Manlio Torquato che ha parlato dell’importanza del coinvolgimento delle scuole, «che devono farsi portatrici della formazione della sensibilità civile e sociale».
Dell’importante ruolo che hanno gli istituti scolastici per la formazione dei ragazzi è d’accordo anche Roberto Franchi: «Il compito della scuola è di comunicare e di trasmettere i diritti dell’uomo, diritti che spesso vengono ignorati e calpestati. I giovani hanno il compito di difendere i loro diritti e a diventare cittadini di domani. Elisa Tripoldi è quindi un modello da seguire». La sintesi dell’intervento di Franco Roberti, Procuratore nazionale antimafia, può essere la frase rivolta agli studenti:  «La criminalità organizzata si combatte con la cultura».
Presente anche Edoardo Scotti, del quotidiano La Repubblica, che ha sottolineato l’importanza della cultura e dello studio come strumenti che arricchiscono l’uomo e  permettono di combattere le ingiustizia. Interessante è stata anche la seconda parte dell’incontro, che ha visto protagonisti i ragazzi, i quali hanno posto delle domande al procuratore e al sindaco Tripoli. E tante sono stati i quesiti degli studenti:  da come si può combattere la mafia, alla questione dell’immigrazione agli scandali dell’Expo 2015, alle problematiche legate alla terra dei fuochi.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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