nelle foto, Antonio Galderisi

Antonio Galderisi, 22 anni, racconta in un’intervista esclusiva la sua passione per questo sport e come riesce a conciliare gli allenamenti e gli incontri agonistici con gli studi di geologia

nelle foto, Antonio Galderisi

di Pierluigi Faiella

Si chiama Antonio Galderisi l’unico convocato a provenire dal Sud Italia nella nazionale italiana di American Football, scelto tra i cinquanta ragazzi selezionati per partecipare a un test tenutosi a Milano, allo stadio Vigorelli. Galderisi è un ventiduenne di Castel San Giorgio che fin dall’età di quattordici anni ha coltivato la passione nello sport della palla ovale, arrivando a militare negli Eagles Salerno, formazione che milita nella Serie B italiana di football americano a nove. Parallelamente a questa passione però Antonio Galderisi non ha tralasciato gli studi. In soli due anni è infatti riuscito a laurearsi nella triennale di Geologia, la sua altra grande passione, con una tesi in Geologia strutturale. Oggi continua nello studio di questa materia, frequentando la magistrale sempre alla Federico II di Napoli. Nel frattempo si allena costantemente con la sua attuale squadra, i Rebels di Baronissi, formazione sempre della serie B italiana, i cui allenamenti si svolgono presso al campo Ravaschieri a Roccapiemonte. Un attestato di stima a questa giovane promessa del football è giunta anche dal primo cittadino del suo comune, Franco Longanella, che ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui definisce quello di Antonio Galderisi «un altro esempio da seguire, un cittadino che dà lustro a Castel San Giorgio». Il Risorgimento Nocerino ha raggiunto il giovane atleta realizzando un’intervista esclusiva:

Cosa ha significato per te questa convocazione?
È stata la realizzazione di un sogno che ormai seguivo da quattro anni, da quando andai a fare il primo raduno. In quell’occasione fui scartato perché mi considerarono troppo giovane.

Come ti sei avvicinato a questo sport?
La mia prima squadra (gli Eagles Salerno) mi ha scelto durante un reclutamento nella mia scuola superiore: il Liceo scientifico B. Rescigno di Roccapiemonte.

Come riesci a conciliare allenamenti e studio?
Cerco di sfruttare ogni buco di tempo disponibile, per esempio le ore di spacco fra le lezioni, studiare fino a tarda sera, sacrificare uscite con amici.

Qual è la tua squadra attuale?
Milito nei Rebels, una nuova realtà che abbiamo creato nei comuni di Baronissi, Roccapiemonte, Mercato San Severino, Nocera ecc. per far conoscere il più possibile questo sport e dare l’opportunità a tutti di approcciarsi ad esso e divertirsi con noi. Partecipiamo alla serie B italiana, anche se si può dire che la differenza sostanziale con la serie A è che nel nostro campionato militano soltanto italiani, mentre nella A giocano anche americani e girano molti più soldi.

Quindi sei anche uno dei fondatori di questa squadra?
Beh diciamo che non ho voluto immischiarmi nelle faccende legali a causa del poco tempo a disposizione. Però partecipo attivamente a tutte le decisioni e manifestazioni e alla ricerca di sponsor. Senza contare che faccio anche da assistente coach per la difesa.

Quale ruolo ricopri?
È quello di centrale della difesa. Gioco come lineabaker, in italiano sarebbe placcatore. Si tratta di quei giocatori che devono appunto placcare su ogni corsa e per farlo c’è bisogno di una buona proporzione fra massa, velocità e aggressività. Senza contare che ci vuole una grande dose si esperienza (quindi lettura di gioco) che viene solo dopo tanti anni. Non per niente i lineabaker sono fra gli scattisti più veloci della squadra. Perchè prima arrivi, prima placchi e meno terreno guadagna l avversario. E per placcare ci vuole tecnica e forza, l’una non può escludere l’altra.

Ci sono state persone importanti nella tua carriera fino ad ora che vorresti ringraziare?
Si, avrei piacere di fare dei ringraziamenti. In primis la società: i Rebels, quindi il coach Mario Pironti, il presidente Paolo ferrara e tutto il direttivo in particolare Pietro e Diego. Poi vorrei ringraziare i miei ex coach degli Eagles: Mark Greco, Matteo Esposito, Nino Iodice, Ciro D’Amato, Vincenzo Leone e un pensiero particolare ad Oreste celestino che in questo momento ha problemi di salute. Poi la mia famiglia e un dolce pensiero a Vittoria.

Quali obiettivi ti prefiggi nello sport e nello studio?
Per quanto riguarda lo studio sto seguendo la laurea magistrale in geologia strutturale. Per lo sport, spero di dare il massimo, contribuire alla crescita della squadra Rebels, vincere il campionato e ovviamente brillare nel prossimo torneo mondiale di football americano.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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