A Nocera Superiore monta la protesta dei residenti di Pecorari, che denunciano il degrado della loro zona a causa della presenza “assidua” di rifiuti
di Enrica Granato
Insorgono alcuni residenti di via Vincenzo Russo e via Pecorari, costretti ad assistere al degrado in cui versano entrambe le zone a causa del mancato senso di civiltà di terzi: decine di sacchi contenenti ogni genere di rifiuto ammassati accanto ai bidoni ad ogni ora del giorno ( spesso sotto ad un sole cocente che favorisce la putrefazione degli scarti alimentari ed il conseguente cattivo odore che ne scaturisce), contenitori per pizze e fazzoletti sporchi abbandonati lungo il marciapiede, così come sedie ed elettrodomestici ormai in disuso. Il tutto, una volta raccolto dagli addetti ai lavori, viene irrimediabilmente mischiato sugli appositi camion, perdendo così ogni speranza di selezione e recupero.
A fare pericolosamente bella mostra di sè sui prati antistanti la scuola elementare “Marco Polo”, anche flaconi vuoti di vetro contenenti liquidi per flebo, deflussori sanitari e siringhe.
A segnalare il mancato rispetto per la raccolta differenziata e lo stato di “discarica a cielo aperto” in cui versano via Russo e via Pecorari, è stato il responsabile dell’Agesci di Nocera Superiore (Gruppo Scout), l’architetto Francesco Sessa, che con un dossier fotografico mostrato sui social network ha lanciato l’allarme sulla situazione attuale.
«E’ gia da diversi mesi che moltissimi cittadini non fanno più la differenziata – scrive Sessa in una lettera indirizzata al sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano – e anche quelli più volenterosi hanno smesso da tempo di farla considerato che chi non rispetta le regole non viene punito; la stessa società di raccolta di rifiuti, inoltre, non rispetta le aree e raccoglie umido, secco, multimateriale ed altro tutti i giorni, facendo presumere che viene tutto mescolato. Tutto questo è inaccettabile per la nostra associazione che insegna a bambini e ragazzi di questa città a rispettare le regole e la natura. Bisogna prendere al più presto dei provvedimenti seri e se è necessario, riorganizzare la raccolta differenziata, ridefinire le aree e soprattutto multare chi non fa la differenziata. Nel frattempo denuncerò personalmente a mezzo stampa e mediante il social lo stato di disagio che la cittadinanza è costretta a subire con tasse sulla spazzatura sempre più alte a confronto invece di un servizio per nulla eco-sostenibile, efficiente ed economico».