Il primo cittadino rilascia una dichiarazione di risposta al consigliere Petrosino e invita i cittadini alla prudenza e al rispetto delle leggi. La Cassazione sempra dargli ragione: la mancanza dei dati sulla multa non la invalida
Botta e risposta rapido tra il consigliere Massimo Petrosino e il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. Il primo cittadino, infatti, non sembra aver gradito le esternazioni del primo, e all’articolo che ne riporta gli orientamenti e lagnanze risponde deciso: «L’Amministrazione comunale – dichiara Torquato – ha già sollecitato il comandante della Polizia Locale ad un’attenta verifica delle contravvenzioni inviate, per verificare eventuali irregolarità che solo se sussitenti sarebbero giustamente revocate in autotutela. Questa attività e valutazione spetta al Comando. Ma non semplificherei le cose come fa Petrosino, novello avvocato. Raccomando nel contempo ai cittadini di rispettare rigorosamente la Ztl per non incorrere nelle multe. Già avvisammo in passato della istituita ZTL, con manifesti pubblicazioni e tabellonistica. Forse quanto sta avvenendo sarà davvero utile al rispetto delle regole da parte di automobilisti indisciplinati».
E, a proposito di validità delle contravvenzioni, a chiarire la cosa ci ha pensato la Cassazione: la seconda sezione civile, infatti, con la sentenza 14564/11, ha chiarito che tutto va visto in rapporto a un’eventuale lesione del diritto di difesa del cittadino. Che qui non ci sarebbe. Infatti, l’indicazione del numero di matricola serve a risalire all’apparecchio per poterne verificare l’attendibilità. Ma – secondo i giudici – la verifica può avvenire anche dopo aver presentato un ricorso, motivato anche solo dalla presunzione di un errore: sarà a quel punto che l’organo di polizia dovrà indicare quale rilevatore è stato usato ed esibire tutti i documenti ad esso relativi.