Anna G., 59 anni, aveva acquistato su internet tre trattamenti di ossigenoterapia all’istituto di bellezza “Cavaestetica” di Cava dei Tirreni a prezzi da favola. Ma al secondo appuntamento Josenice, la brasiliana proprietaria del negozio, si era volatilizzata con i soldi
di Enrica Granato
Acquista un coupon per una seduta estetica ma è vittima di una truffa: è quanto accaduto ad Anna G., 59 anni, di Nocera Inferiore.
Nel dicembre 2014 la donna rimane colpita da un’offerta proposta su un noto sito di acquisti on line, che permette di beneficiare di sconti o scoprire grandi affari a prezzi straordinari su ristoranti, soggiorni, articoli per lo sport o la bellezza, e molto altro: il deal in questione riguardava 3 sedute di ossigenoterapia dal valore di 150 euro, che però veniva lanciato ad un prezzo decisamente inferiore dall’istituto di bellezza “Cavaestetica” di Cava dei Tirreni.
Acquistato regolarmente tramite carta di credito e stampato il voucher come indicato, a metà febbraio Anna ha telefonato presso il centro per prenotare la prima seduta ma fin da subito qualcosa è andato storto: incredibilmente, infatti, la proprietaria Josenice (una brasiliana trasferitasi da pochi anni in Italia) gliel’ha negata, affermando che i coupon erano stati sospesi per l’enorme mole di richieste. Solo dopo la tenace ed accesa insistenza di Anna, Josenice ha ceduto e fissato il primo dei tre appuntamenti.
La donna si è recata presso la struttura per effettuare il trattamento e, una volta terminato quest’ultimo, ha bloccato un’altra data per il secondo. Quando si è presentata nuovamente presso il centro estetico, però, una delle collaboratrici della proprietaria le ha confidato che Josenice era assente per febbre e che sarebbe stato meglio richiamare dopo qualche giorno per fissare un nuovo appuntamento.
Infastidita dai continui disagi, dal tragitto fatto a vuoto e dagli impegni posticipati invano, Anna è andata via e nei giorni seguenti ha digitato più volte il numero telefonico presente sul coupon. Ma è stato inutile. E quando ha tentato di rintracciare Josenice anche tramite cellulare, la sua chiamata puntualmente dopo qualche squillo veniva rifiutata.
Infine, recatasi di recente presso il centro ha ricevuto la peggiore delle sorprese nello scoprire che era chiuso. E da ben 2 settimane. Accanto alla porta d’ingresso, tante lettere a testimonianza del fatto che la struttura non veniva aperta da tempo.
Josenice non ha mai richiamato nè ha cercato di mettersi in contatto con lei per spiegare la situazione o rimediare al danno, e Anna ha dovuto rinunciare ai suoi trattamenti, rivelatisi una truffa bella e buona.