Parla Giampiero Marrazzo, direttore della testata ‘Futuro Quotidiano’, e che il 23 marzo parteciperà a Nocera Inferiore alla manifestazione in ricordo del grande Joe. In mattinata farà visita alla scuola elementare intitolata al papà
di Gigi Di Mauro
Sono passati trent’anni, eppure il suo ricordo a Nocera Inferiore è vivo come se avesse appena fatto una di quelle incursioni nella sua città cui era tanto legato. Lunedì sarà il suo giorno: Giuseppe Marrazzo, l’inviato Rai che si occupava sempre e solo delle cose più pericolose, sarà solennemente ricordato, a partire dalle 18, in quei banchi consiliari in cui, per amore della sua Nocera, volle per un periodo sedere come consigliere comunale del Pci. L’iniziativa si intitola “Semplicemente Joe… Nocera nel cuore”. E’ stata fortemente voluta dal vicesindaco Maria Laura Vigliar, che si è avvalsa della collaborazione di alcuni familiari di Joe. «Non potevamo far trascorrere la ricorrenza dimenticandoci di questo figlio della nostra terra che fino all’ultimo giorno della sua vita ha amato quel borgo popolare in cui era nato», ci ha detto. Presenzierà al convegno anche Giampiero Marrazzo, il 35enne figlio di Joe che ora dirige il quotidiano telematico “Futuro Quotidiano“, e che in mattinata farà una visita alla scuola elementare di Casolla, intitolata a Giuseppe Marrazzo.
A ricordare questo straordinario nocerino, che il celebre Peter Arnett definì “un maestro”, ci saranno il primo cittadino, Manlio Torquato; l’assessore alla cultura e vicesindaco Maria Laura Vigliar; il presidente dell’associazione giornalisti Campania – Valle del Sarno, Salvatore Campitiello; il giornalista e scrittore Vito Faenza; il caporedattore centrale de’ “Il Quotidiano del Sud” Roberto Marino. E ancora: Leonida Primicerio, sostituto Procuratore nazionale antimafia e Isaia Sales, docente di ‘Storia delle Mafie’ all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli.
Giampiero Marrazzo parla volentieri di quell’omone scomparso quando lui aveva solo cinque anni: «Malgrado tutto ho tantissimi ricordi di papà – ci dice – Alcuni sono personalissimi e li tengo per me. Altri li ho attinti dal tantissimo materiale televisivo esistente. Ricordo tra l’altro quando andavamo a prendere il gelato: noi restavamo dietro, ad aspettare che lui aprisse la macchina per vedere se esplodeva». Malgrado la giovane età Giampiero ha un curriculum professionle eccellente. Ha iniziato prestissimo con radio e televisioni, e per tre anni ha ha condotto una inchiesta poi sfociata in un libro e Dvd, “Sopra e sotto il tavolo. Cosa accadde quella notte ad Ustica”. «Una inchiesta che ha portato a risarcire alle vittime 110 milioni di euro», ci dice con orgoglio. Direttore dell’Avanti (Quello vero, ci tiene a specificare) è poi approdato al suo “Futuro Quotidiano”: «Un bel progetto da un quarto di milione di euro – ci spiega – nel quale ho avuto la fortuna di coinvolgere tanti nomi celebri del giornalismo internazionale che, per la prima volta nella quasi totalità dei casi, non avevano ancora sperimentato un giornale online. Una bellissima esperienza della quale sono molto soddisfatto».