Mutato il ruolo della scuola in questo secolo e mezzo. E alla presenza del vescovo, Giuseppe Giudice, del sindaco Torquato e della preside, Teresa Di Caprio, don Farruggio ricorda che una tradizione di scuola umanistica a Nocera esisteva dal 1500
di Francesca Fasolino
“Essere insegnante vuol dire rispondere a una chiamata, a una vocazione, quella di seguire il ragazzo nel suo percorso di crescita scolastica e umana”: questo è il messaggio trasmesso questa mattina al convegno che ha visto protagonista il liceo “G. B. Vico”. L’evento, tenutosi presso la sala consiliare del comune di Nocera Inferiore, ha visto la partecipazione di diversi membri del corpo docenti, di ex presidi, del vescovo di Nocera Inferiore-Sarno monsignor Giuseppe Giudice e, soprattutto, degli studenti. «Ricordare e rispettare le proprie radici è importante – ha dichiarato la preside dell’istituto, Teresa Di Caprio – il liceo si è posto sempre al centro della formazione e della cultura e occupa un posto rilevante nella memoria della nostra città». Presente alla conferenza anche il sindaco Torquato che, in veste di ex alunno, ha evidenziato l’importanza di una formazione classica e umanistica che va oltre il mero insegnamento accademico: «Si riprende oggi un percorso di identità culturale. Ci sono tanti licei ma il liceo classico forma le persone, forma l’individuo. La formazione umanistica del liceo classico è la più completa e armonica». A prendere la parola anche alcuni professori dell’istituto, come Barbara Senatore, che ha parlato del ruolo dell’insegnante e del suo andare oltre la classica e tradizionale educazione. «Il ruolo dell’insegnante ha subito delle variazioni, si è adattato ai cambiamenti – ha dichiarato la professoressa – L’insegnante spesso interviene anche dove ci sono delle problematiche all’interno della famiglia». All’incontro si è dato spazio anche a don Roberto Farruggio, direttore della biblioteca diocesana di Nocera Inferiore-Sarno, che ha delineato la storia e la nascita del Vico: «Il liceo è stato fondato nel 1865, ma è erede naturale di una scuola umanistica che esisteva nel 1500. Eventi come questo evidenziano come il liceo abbia lasciato un segno di cultura sul territorio». Il convegno rientra all’interno di quelle iniziative volte alla celebrazione del 150° anniversario della nascita del liceo classico “G. B. Vico”, come quella tenutasi lo scorso gennaio durante il quale è stato restituito all’istituto il busto dell’omonimo filosofo.