Il professor Olof Brandt nella biblioteca di Nocera Superiore

Continua con una conferenza sul celeberrimo monumento paleocristiano il ciclo d’incontri “Nuceria Creativa per l’archeologia”, voluto dall’assessorato all’Estetica e bellezza della città

Il professor Olof Brandt nella biblioteca di Nocera Superiore

di Annamaria Norvetto

«Tutti i cittadini siano coscienti che questo edificio è un gioiello». E’ quanto dichiarato ieri nella biblioteca comunale di Nocera Superiore dal professor Olof Brandt, docente di Archeologia Cristiana Antica presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, a proposito del battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore. Se n’è discusso nel corso di una conferenza, terzo incontro del ciclo “Nuceria creativa per l’archeologia”, organizzato dall’Assessorato all’Estetica e alla Bellezza, retto da Teobaldo Fortunato.
E’Alois Riegl ad affermare che la Tarda Antichità aveva una sua volontà artistica. Il professor Brandt, luminare del settore, parte dal pensiero dello storico dell’arte Riegl per spiegare, dettagliatamente, quanto l’architettura del battistero sia il culmine della volontà artistica tardo antica. Questo tipo di architettura puntava alla formazione di uno spazio interno (principale) che si combina con gli altri spazi subordinati. L’intera struttura del battistero di Santa Maria Maggiore ruota intorno alla centralità della vasca ottagonale o fonte battesimale, circondata da una serie di colonne di marmo che ne scandiscono il perimetro, mentre in corrispondenza un insieme di colonne binate, come già nel Mausoleo di Costanza a Roma, ne delimitano il deambulatorio laterale. La sua forma circolare, da cui anche il nome di “Rotonda”, lo fa assomigliare ai grandi monumenti funerari romani come il Mausoleo di Santa Costanza e ai più autorevoli esempi di battisteri paleocristiani romani come quello di San Giovanni in Laterano.
L’attuale ingresso – secondo Brandt – non è quello originale: esso sarebbe probabilmente da trovarsi nell’abside principale. La forma primitiva del battistero sembra essere quella di un edificio circolare con due porte laterali piuttosto modeste e con tre absidi, di cui una centrale più importante, che potrebbe corrispondere all’ingresso originale. Inoltre, sulla muratura perimetrale si può individuare l’esistenza originale di due file di piccole finestre arcuate. È sicuramente rifatto l’arco absidale insieme ai due archivolti che attraversano la volta anulare del deambulatorio, e anche l’archivolto dell’intercolumnio più grande davanti l’abside.
Il professore non ha perso occasione di ricordare ai cittadini quanto sia importante valorizzare il battistero. «Questo edificio – ha detto Brandt – va valorizzato perché è una risorsa artistica unica per tutti i cittadini di Nocera Superiore». Al termine dell’incontro, l’assessore comunale Teobaldo Fortunato e il vicesindaco Maria Giuseppa Vigorito hanno omaggiato il docente con una miniatura in argento raffigurante il battistero paleocristiano.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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