Consiglieri “delegati”: sul singolare “fenomeno” le riflessioni di una giornalista prestata alla scuola e che si diletta a riflettere su ciò che accade nella sua città.

Osservando da una distanza geografica tale – quasi mille chilometri – che si spera le consenta di essere super partes…assolutamente super partes.
Diversi gli incarichi distribuiti dal sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ad esponenti del parlamentino cittadino. Esponenti dell’assise che, in questo modo, guadagnano visibilità, vien da pensare a primo acchitto. Insomma, nessuno abbia ad offendersene, ma si tratta di un bel colpo di fortuna per chi – diversamente dalle figure che hanno fatto incetta di voti – ha agguantato uno scranno in consiglio comunale per una manciata di preferenze! Tanto più che non è proprio fittissimo il calendario delle convocazioni dell’assise e questo rende di oggettiva evidenza il fatto che in aula non siedano – non appaia poco consono il linguaggio – tanti Capi di Stato.
Il pensiero, poi, si va articolando. Il costume oramai collaudato di distribuire competenze particolari a consiglieri comunali – sulla posizione della giunta – si presta a una duplice lettura: da una parte si profila come metodico passaggio dall’oligarchia alla democrazia intesa come ampliamento del numero dei responsabili della res pubblica. Con un alleggerimento – in termini di carico di lavoro, ma anche di responsabilità – dell’operato degli assessori e con il coinvolgimento di più menti nell’assunzione delle decisioni che costituiscono la materia di intervento dell’esecutivo. Dall’altra, però, un’interpretazione un po’ più maliziosa e meno nobile potrebbe orientarsi verso la considerazione di un progressivo … svuotamento di poteri reali delle caselle assessoriali. Tanto per prevenire sul nascere qualunque forma di accentramento “dei poteri” ed evitare voci fuori dal coro o potenziali aspiranti leader.
Le elucubrazioni mentali da weekend non sono ancora esaurite. Per chi abbia voglia di leggerle. Non sfugge a chi – politico o comune cittadino – non è comunque un pivello della realtà nocerina un filo rosso che inevitabilmente sottende le investiture dei consiglieri delegati: quelle responsabilità simil assessoriali ricevute per diretta volontà del primo cittadino rappresentano oggi, (ma soprattutto rappresenteranno in futuro) un vincolo o un patto, se vogliamo, con Manlio Torquato in persona e con tutto quello che, amministrativamente e politicamente, rappresenta e rappresenterà. Un legame a “doppia mandata” che difficilmente registrerà defezioni, prese di distanza, distinguo e quant’altro. In particolare dopo le consultazioni regionali.

Pat

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