Un comunicato di diverse associazioni e gruppi politici accusa la Giunta Torquato di essere fallimentari nella conduzione del servizio. Replica Paolo De Maio e rilancia: Opportunisti che fanno finta di interessarsi ora che il problema è vicino alla soluzione
E’ botta e risposta sulla gestione rifiuti tra il consigliere Paolo De Maio e una serie di gruppi politici e associazioni che hanno diramato un comunicato stampa congiunto. A parlare per primi sono stati la “Bottega tutta n’ata storia”, #CambiaMenti, Collettivo L’Altra Nocera, Impatto Ecosostenibile – Zero Waste Campania, Leonia – Circolo Legambiente Valle del Sarno e Nocera Protagonista. Nel loro comunicato, dal titolo “La fallimentare gestione dei rifiuti a Nocera Inferiore“, lanciano accuse precise e decise all’amministrazione: “I recenti dati dell’osservatorio regionale sui rifiuti – scrivono – inchiodano Nocera ad una triste e scontata realtà: La città è agli ultimissimi posti nella speciale classifica di percentuale di raccolta differenziata della provincia di Salerno. Mentre quasi tutte le città salernitane (ma anche quelle più problematiche del comprensorio napoletano) si sono avviate da qualche anno su un percorso virtuoso di gestione dei rifiuti, con risultati positivi e a volte sorprendenti”.
Poi provano a fare una disamina del problema per individuarne quelle che a loro avviso ne sono le cause, e si chiedono: “Come si è arrivati a questo?
Negli ultimi dieci anni, le amministrazioni che si sono succedute hanno evidenziato una totale assenza di una visione chiara della problematica rifiuti, vista sempre e solo come un costo da sostenere e non come una opportunità da perseguire oltre che essere un obbligo di legge. Il “porta a porta” è stato boicottato, nessun cenno a politiche di riduzione rifiuti, alla gestione rifiuti industriali ed edili (amianto etc), ad un attento monitoraggio del noto inceneritore a Casarzano. Il passaggio recente dalla Seta alla Multiservizi non ha cambiato lo scenario: il porta a porta è stato mantenuto solo in alcune zone della città ma senza i necessari investimenti e senza un’adeguata organizzazione. La questione rifiuti è ritenuta secondaria e per tale motivo quasi accantonata, provocando una crescente demotivazione dei cittadini nell’attuare pratiche quotidiane di separazione e differenzazione dei rifiuti. L’attuale amministrazione Torquato – accusano – non ha migliorato lo stato delle cose, lasciando che il dato di raccolta differenziata si mantenesse costantemente basso intorno al 35% (Nocera è al quart’ultimo posto tra i comuni salernitani)”. Il gruppo di sottoscrittori fa poi una richiesta: “Auspichiamo che il nuovo piano industriale prima di essere approvato venga discusso attraverso meccanismi di partecipazione pubblica. In modo da colmare quel “vuoto partecipativo” che in questi anni si è registrato su uno dei temi più importanti per la città aumentando la distanza tra amministrazione e cittadini”.
Non ci sta però Paolo De Maio, consigliere delegato alle attività produttive, che scrive su un social: “Senza perseguire polemiche inutili ma con lo spirito di chi opera quotidianamente, non si chiede un confronto partendo da accuse e falsità! Il documento (il comunicato congungo, nda) andrebbe rispedito al mittente, se proprio volessimo mettere i puntini sulle i. Perché ha lo spessore e lo stile di un insulto mentre ti si invita ad una festa”.
De Maio non le manda a dire: “Il problema rifiuti in città ha origini antiche e gravi di cui molte delle parti politiche firmatarie del documento, hanno direttamente o indirettamente responsabilità che non gli consentono di mettersi in cattedra oggi. L’accumulo di una debitoria pesantissima, di una società (la Seta) distrutta e fallita, di un sistema di raccolta a metà, che falsava la percentuale dei dati sulla differenziata (di poco superiore a quella attuale) tariffe alle stelle, è tutto quello che l’attuale Amministrazione si è trovata a gestire. Ma non solo. Si è dovuta confrontare con il dilettantismo inconcludente di alcuni che oggi vogliono darle lezioni, senza tener conto di problemi seri che non consentono a nessuno di dire che tanto risolverli è facile. Dando così misura di improvvisazione e superficialità, più che di ottimismo. Questa amministrazione invece ha tolto i cumuli di rifiuti dalle strade regalatici da un’eredità fallimentare (ricordate il 2010 e il 2011), svolge controlli continui, ha ridotto per la prima volta dopo 10 anni del 22% la tariffa sui rifiuti ai cittadini, ha internalizzato il servizio in una società in house, avviando finalmente un piano industriale sulla raccolta “porta a porta” che sarà discusso a giorni nella sede istituzionale della Commissione Consiliare. Guarda caso alla vigilia dell’adozione del “porta a porta”, i firmatari di questo documento, si interessano di un problema, facendo finta di esser loro a risolverlo. La direzione non è questa! Occorre gestire con responsabilità le mega questioni come quella dei rifiuti; lavorare ogni giorno per una città ancora più pulita, facendo i conti con i mezzi (tutti!) che si hanno a disposizione. Lavorare! Perché è questo che stiamo facendo e di cui la città ha bisogno e non tirare qualche schiaffo farcendolo delle solite sciocchezze».