il tavolo dei relatori con l'autore, Dario Nicolella

Continua con una tappa a Nocera Superiore, nella biblioteca comunale Aldo Moro, il percorso itinerante del Caffè letterario nocerino voluto da Filippo Astarita. A relazionare Antonietta Afeltra, presidente della commissione comunale cultura

il tavolo dei relatori con l’autore, Dario Nicolella

 

di Annamaria Norvetto

Venerdì 27 febbraio alle ore 18 la sala biblioteca Aldo Moro di Nocera Superiore ha ospitato la terza tappa del Caffè Letterario Nocerino, con la presentazione della nuova silloge dell’autore Dario Nicolella, intitolata “Uni-versi di-versi”.

Il progetto culturale itinerante curato da Filippo Astarita, presidente del Centro d’arte e cultura la “Sfinge” di Nocera Inferiore, ha visto presenti il presidente commissione cultura della città Antonietta Afeltra, l’assessore all’estetica e alla bellezza Teobaldo Fortunato, e la voce narrante di Marianna Considerato accompagnata dalla chitarra del maestro Vincenzo Volpe.

L’oncologo napoletano Dario Nicolella è vincitore del premio Dickinson per la poesia con la raccolta “Trenta poesie per Rabarama”, frutto di un’impresa temeraria in cui l’autore riesce a conferire originalità alla grandissima arte contemporanea di Rabarama, esaltandola attraverso un’altra arte, la poesia.

La nuova opera dell’autore, “Uni-versi di-versi”, introdotta dalla professoressa Pina Esposito, può dirsi un’ideale prosecuzione del percorso iniziato con “Trenta poesie per Rabarama”. Questo processo poetico non nasce da una matrice interiore o esteriore ma da una terza modalità d’ispirazione filtrata attraverso l’arte e che fugge l’eccessivo lirismo.

Un lessico ambiguo e polivalente –  a cominciare dal titolo “Uni-versi di-versi”- e una mancanza di punteggiatura con rime interne, e un largo uso di proposizioni e congiunzioni, sono i protagonisti stilistici della nuova raccolta dell’autore napoletano. L’amore, la bellezza, la verità, sono i temi che ricorrono nei versi della silloge che punta l’attenzione sulla mancanza di valori dell’uomo contemporaneo. «La poesia contemporanea- afferma Nicolella- non può limitarsi a un mero tecnicismo lirico ma deve ritornare a emozionare il lettore attraverso un cambiamento del linguaggio». La ricerca della perfezione deve lasciare spazio alla creatività e al senso della bellezza che è custodito nell’arte stessa a partire soprattutto dalla musica e dal cinema. «I versi poetici- sostiene l’autore- devono essere fonte d’ispirazione per musicisti, cineasti, pittori e abbandonare una sempre più ricorrente autoreferenzialità».

L’Io di “Uni-versi di-versi” ha un’anima hegeliana che si fa “Noi” nella speranza di eludere e combattere il “vuoto” del nostro tempo. È possibile “naufragare il tempo che ci circonda”come recita la poesia “Eventi”, soltanto attraverso un amore che non è confinato al banale sentimento romantico, ma che è auspicio di una sfida molto più universale: fuggire il male contemporaneo.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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